Posto qui l'articolo di tvoggi.....
AEROPORTO DI SALERNO: LA CAMERA DI COMMERCIO LASCIA?
Con un vero e proprio blitz il Consorzio Aeroporto di Salerno ha esautorato dopo oltre 7 anni di reggenza Augusto Strianese ed ha eletto nuovo presidente Ernesto Sica. Si è trattato di una vera e propria sortita che spariglia le carte in seno al consorzio che gestisce lo scalo picentino e che prospetta all'orizzonte anche possibili clamorose sorprese e cambi di scenari. Ieri pomeriggio il previsto consiglio d'amministrazione del Consorzio Aeroporto di Salerno doveva eleggere il nuovo presidente, la scontata riconferma di Strianese prevista alla vigilia si è rivelata solo un contentino. Per il presidente uscente solo un mandato a termine, fino alla fine dell'anno. Un vero affronto per Strianese che rappresenta la Camera di Commercio e, dunque, anche l'ente che più ha investito nella struttura come socio di maggioranza. Un mancato riconoscimento per il lavoro fatto in passato ed anche nel recente presente, tra mille difficoltà e numerosi trabocchetti disseminati qua e là , superati con non poche peripezie. Contrariato, Strianese ha lasciato la seduta e con lui anche Fulvio Bonavitacola, rappresentante del Comune di Salerno. Restavano, invece, Ernesto Sica per il Comune di Pontecagnano, Nino Paravia per la Provincia di Salerno e Pino Salvioli per il Comune di Bellizzi. Il trio, approfittando del momento, non ha esitato un momento ed ha proceduto all'elezione di Sica alla carica di presidente. Come detto un vero e proprio blitz di cui si poteva fare senz'altro a meno, visti gli equilibri e le esposizioni all'interno dell'ente e, non ultima, anche la posizione dello stesso Ernesto Sica che adesso assume un terzo incarico di una certa importanza. Davvero troppo, anche per il semplice cittadino che si chiede come farà a far bene contemporaneamente il sindaco di Pontecagnano, l'assessore ai trasporti della Provincia di Salerno ed ora anche il presidente del Consorzio Aeroporto di Salerno. Certo in questa maniera l'etica nella politica e nella pubblica amministrazione viene mandata a farsi benedire. Intanto non si escludono nuovi scenari clamorosi, tra questi anche un disimpegno definitivo della Camera di Commercio con l'uscita dal consorzio.