da asessa » 18 aprile 2013, 16:23
Parte dalla sicilia la scalata di Eurnekian
Aeroporti in salsa argentina
di Giovanni Bucchi
La Sicilia innanzitutto, dove è già presente. Poi, salendo verso nord, Salerno, Ancona, Bologna fino a Genova. Eduardo Eurnekian ci riprova, vuole mettere le mani sugli aeroporti italiani. E questa volta sul serio, assicurano fonti vicine al suo gruppo, dopo che gli annunci fatti in passato per gli scali, tra gli altri, di Malpensa e Genova non si sono poi ocncretizzati.
Ottantuno primavere, al secondo posto per la rivista Forbes nella classifica dei più ricchi d'Argentina, l'imprenditore di origini armene guida Corporacion America con cui controlla 51 scali in tutto il mondo ed è noto alle cronache italiane anche per essere rimasto coinvolto nella bancarotta di Volare, il primo e più importante operatore low cost italiano la cui vicenda è finita in Tribunale con strascichi giudiziari anche per lo stesso Eurnekian che ha sempre dichiarato di essere stato truffato. Le indebitate e obsolete infrastrutture aeroportuali italiani fanno gola al magnate argentino, il cui primo obiettivo è la Sicilia. Lì, tramite Infrastrutture Sicilia (controllata al 75%), il gruppo detiene il 39% della Airgest, la società dell'aeroporto di Trapani passato in 5 anni da 300mila a 2 milioni di passeggeri. Ma non gli basta più. La privatizzazione di Gesap, gestore di Punta Raisi a Palermo, non poteva passare inosservata, Eurnekian vuole essere della partita per creare un doppio sistema integrato di aeroporti nell'isola: sul versante occidentale, Palermo come scalo strategico concentrato sui voli di linea e internazionali e Trapani come scalo primario dedicato ai low cost, quindi Lampedusa e Pantelleria. Sul fronte orientale Catania a fare da capofila, seguito dallo scalo di Comiso per il quale è già stato manifestato un interesse. La dorsale adriatica, ritenuta abbastanza 'scoperta', è la seconda area su cui Corporacion America ha acceso i riflettori. Il gruppo è in trattativa da un anno per l'ingresso in Aerdorica, gestore dello scalo di Ancona, un aeroporto in attesa di rilancio puntando soprattutto sul mercato russo. Eurnekian vuole il 40% e secondo i bene informati la partita si dovrebbe chiudere entro giugno.
Non è finita. L'intenzione di allargare la compagine dei soci da parte dell'aeroporto di Salerno ha attirato anche in quel caso le attenzioni di Eurnekian, pronto a investire su uno scalo con potenzialità espansive a differenza di quello napoletano di Capodichino, nel quale già nel 2007 il magnate argentino aveva tentato l'ingresso. Chiude il cerchio l'asse centro-nord, che nella strategia di Corporacion America vede Bologna come punto di riferimento. Il gruppo conferma un interesse sul Marconi, mentre sotto le Due Torri da anni si dibatte su una cessione di quote pubbliche e l'ipotesi dell'ingresso di capitali argentini ha suscitato curiosità e diffidenze. Insieme a Bologna, Corporacion allunga l'occhio fino al Cristoforo Colombo di Genova, il cui primo bando per la privatizzazione è andato deserto. Niente da fare invece per i piccoli e indebitati aeroporti di Rimini e Forlì. Almeno la Romagna per Eurnekian al momento può attendere.
Antonio Sessa - Presidente Associazione FlySalerno