Ilardi attacca la Camera di Commercio: ecco i guai dell'aeroporto
Non si placano le polemiche interne alla Camera di Commercio per quanto riguarda l’argomento aeroporto. Ad intervenire, stavolta, è Antonio Ilardi, presidente del comitato Piccola Industria. L’imprenditore ha deciso di intervenire in seguito al documento sottoscritto da alcune associazioni dell’artigianato in seno all’ente camerale per fare alcune precisazioni.
Innanzitutto, tiene a chiarire che, seppur sempre presente alle riunioni dell’ente camerale, ha deciso «su indicazione del presidente Gallozzi ed unitamente ad altri rappresentanti di Confindustria» di non partecipare alle sedute del 30 aprile e del 15 giugno aventi ad oggetto proprio la questione aeroporto per un motivo ben preciso, ovvero «rappresentare una presa di distanza dall’atteggiamento conflittuale assunto da taluni colleghi sulla vicenda, ed in particolare in ragione delle veementi polemiche indirizzate verso la Provincia di Salerno e verso il Comune di Salerno nonostante le reiterate delibere precedentemente assunte presentassero un approccio moderato». Ilardi, infatti, è tra quelli che ha sempre portato avanti una linea basata sulla serena collaborazione tra le parti «pregando di tenere ben distinte la questione della cosiddetta “governance†dello scalo dal sostegno all’infrastruttura che andava e andrà sempre garantito».
Ilardi ricorda come nell’ultimo consiglio camerale del 15 giugno si fosse continuata a portare avanti l’idea che l’accordo con Alitalia non era vantaggioso per lo scalo perchè «incompatibile con la capacità finanziaria dell’Ente camerale, al di là di ogni considerazione di merito». Di contro, erano state avanzate delle precise richieste che l’imprenditore elenca con precisione.
Per prima cosa si chiedeva di redigere un piano industriale che illustrasse nel medio termine le fasi di sviluppo gestionale ed infrastrutturale dello scalo, insieme ad una serie di proposte di sviluppo del traffico passeggeri finanziariamente più compatibili con le disponibilità degli enti consorziati.
In secondo luogo, si chiedeva di procedere, nel breve periodo, all’allungamento della pista.
Infine, si chiedeva l’indizione di una conferenza dei servizi con la partecipazione della Regione Campania per definire in modo certo le linee di sviluppo dello scalo in previsione anche di un possibile coinvolgimento della stessa Regione Campania.
Ilardi ricorda come, sempre nella stessa seduta, si fosse deliberato «che l’eventuale accettazione di un qualsiasi piano economico avrebbe dovuto essere preceduta, in quanto atto suscettibile di impegni di spesa non preventivati in bilancio, da una esplicita delibera del Consiglio Camerale previo parere del Collegio dei Revisori dei Conti».
Da quanto si desume dal verbale della seduta, Ilardi conclude che con quelle decisioni l’ente si impegnava «ad un percorso politico ed amministrativo sensibilmente diverso da quello posto in essere in occasione del rinnovo dei vertici aeroportuali dello scorso 9 agosto».
Ilardi rivendica con orgoglio di aver costantemente invitato la Camera di Commercio «ad essere elemento di equilibrio e di sintesi e non contendente in gara con tutte le istituzioni presenti sul territorio oppure, talvolta, alleata dell’una contro l’altra».
Atteggiamento che, sembra, l’ente camerale abbia deciso finalmente di avere.
Tuttavia, Ilardi tiene a precisare anche un’altra cosa, ovvero che sarà pronto a collaborare con la Provincia di Salerno per lo sviluppo del piano indusriale dell’aeroporto, solo dopo che si saranno rinnovati gli organi della Camera di Commercio. «Nel dare atto del particolare, intenso e fruttuoso impegno della Provincia di Salerno per la positiva conclusione della vicenda aeroportuale con un partner di assoluto rilievo quale “Alitaliaâ€, esprimo la mia più totale disponibilità ad operare una proficua analisi del cosiddetto “piano Alitalia†una volta rinnovati gli organi della Camera di Commercio di Salerno ed insediati i nuovi consessi legittimati ad assumere impegni di spesa per il prossimo quinquennio, auspicando che ciò possa avvenire nel più breve tempo possibile».
E, ironicamente, ringrazia i colleghi rappresentanti dell’artigianato per averlo invitato ad essere sempre più presente, cosa che assicurà sarà disposto a fare fino alla fine della consilatura ed anche dopo se sarà confermato quale rappresentante di Confindustria.