Chiude l'Aeroporto di Forlì

[antoschi]

L’aeroporto Ridolfi di Forli chiude il 15 maggio ed intanto.....

Il 19 settembre 1936 fu inaugurato per volontà del Duce, il 15 maggio 2013 verrà chiuso per mancanza di fondi. . Si tratta del primo aeroporto d'Italia a subire di fatto questo destino, senza dunque aspettare il Piano Passera che prevede la chiusura dei piccoli aeroporti che assorbono soldi pubblici senza essere concorrenziali. Insomma sarà la logica del profitto a prevalere sui piccoli aeroporti dove gli enti pubblici cederanno il posto ai privati
Riggio , direttore dell’Enac ha affermato recentemente che ”la privatizzazione degli aeroporti é l'obiettivo da seguire nel breve termine per immettere capitali freschi nelle società di gestione, per sollecitare gli investimenti e rendere maggiormente competitivi gli scali a livello internazionale".
Sarà comunque Enac a mettere la parola “fine” all’aeroporto emiliano E, sempre Enac a decidere se mantenere al Ridolfi la nota scuola di volo del polo tecnologico-aeronautico, tra i pochissimi d'Italia
Intanto anche l’aeroporto “Fellini”di Rimini non se la passa affatto bene infatti tra qualche giorno il Tribunale dovrà pronunciarsi sul “concordato di continuità” chiesto da Aeradria per salvare debiti ammontanti a circa 50 milioni di euro.
L’Aeroporto di Bologna invece sta facendo man bassa di tutto l’incoming dalla Russia e tutti i voli anche low cost sono passati nel principale aeroporto dell’Emilia Romagna.
Riggio intanto a nome dell’Enac reclama l’avvio dell’adeguamento dei maggiori scali italiani a cominciare da quello di Fiumicino e proseguendo poi per quelli milanesi e per quello di Venezia
Infatti, con il Piano Nazionale dei Trasporti, già lo scorso anno , l’Enac ha individuato proprio negli scali di Roma, Milano e Venezia i tre principali gates internazionali.
Anche lo stato attuale delle maggiori compagnie italiane lascia molto a desiderare, Wind Jet è stata ammessa al concordato preventivo in quanto i giudici hanno ritenuto sufficienti le garanzie economiche presentate da Pulvirenti
Saranno pagati per intero i crediti Iva e le ritenute fiscali nella misura del 47%, mentre gli altri crediti saranno pagati al 5%.
Il problema che rimane ancora in piedi è invece il ricollocamento dei 500 lavoratori Wind Jet che dovranno necessariamente trovare lavoro presso le compagnie che copriranno le tratte lasciate vuote da Wind Jet. L’ipotesi che Wind Jet possa ritornare a volare sembra ormai tramontata.
Ancora traballante la situazione economica di Meridiana e di Blu Panorama