da asessa » 13 febbraio 2009, 21:21
11/02/2009
Aeroporto, la Procura: «La spa non produce utili, da ritenersi già sciolta»
Il ricorso per fallimento inoltrato al tribunale di via Papio. L'udienza in camera di consiglio il 23 marzo
SALERNO — Per la Procura di Salerno che sta indagando sulla situazione finanziaria della società Aeroporto di Salerno, la spa è «da considerarsi già sciolta». E non solo. Per il pubblico ministero Vincenzo Senatore - o meglio, per il consulente tecnico della procura che ha redatto la perizia, Tommaso Nigro - la società aeroportuale «non è in condizioni di produrre ricavi e di autofinanziarsi», né tanto meno «di attirare capitali di terzi». E ad aggravare la situazione economica sarebbe stata «l'apertura dello scalo al traffico passeggeri, producendo elevati costi gestionali per servizi di terra, in contropartita di ricavi del tutto modesti». E i numeri della perizia tecnica non lasciano spazio a dubbi. Le spese per il servizio di vigilanza sarebbero lievitate in modo esponenziale, passando da 9mila a 90mila euro. Così pure i costi per la pulizia dei locali (da 1.200 a 13.200 euro) e per il servizio antincendio, passati da zero a 50mila euro.
Il tutto a fronte di un guadagno pari a 153.713,58 euro, che ha costretto il consulente a rilevare «che, pur in presenza di ripresa dell'attività gestionale, la struttura economica non sia autonomamente e prospetticamente in grado di generare profitti atti a bilanciare i crescenti costi di gestione». Da qui il ricorso per fallimento inoltrato al Tribunale fallimentare di via Papio, che ha già fissato l'udienza in camera di consiglio il prossimo 23 marzo. E almeno tre giorni prima dell'udienza, la società dovrà depositare una relazione sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria aggiornata e i bilanci relativi agli ultimi tre esercizi. Per gli inquirenti, la spa ha già cessato di esistere anche perché, l'aumento di capitale deliberato dall'assemblea dei soci il 9 gennaio scorso, pari a 1.032.914 euro, «non è stato ancora sottoscritto ». Vero è anche che il cda ha tempo fino al prossimo 21 febbraio per sottoscrivere la ricapitalizzazione. «Eppure - continua la procura - fino a tale momento l'impresa è da considerarsi sciolta». Da qui, inoltre, il giudizio negativo sulla capacità della società di autofinanziarsi. Per quanto attiene, infine, alla possibilità di attrarre capitali da soggetti esterni alla società , il pubblico ministero esclude categoricamente l'esistenza di un accordo finanziario tra la spa e la Banca di credito cooperativo di Battipaglia, che, il 12 gennaio scorso, avrebbe dovuto concludere la transazione. «Invece - rileva la procura - a tutt'oggi non è stata ancora istruita alcuna pratica».
Antonio Sessa - Presidente Associazione FlySalerno