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Passo in avanti per la gestione totale dell'aeroporto di Salerno. La Gazzetta Ufficiale ha, infatti, pubblicato il comunicato che sancisce il passaggio del cespite 23 (ovvero una porzione territoriale della superficie dello scalo) da zona militare, e quindi di proprietà del ministero della Difesa, a zona aeroportuale. E, di conseguenza, di proprietà dell'Enac. Questo passaggio tecnico era necessario per consentire al Costa d'Amalfi di ottenere la tanto attesa concessione definitiva per i voli. La pratica è stata evasa dal ministero della Difesa lo scorso novembre, ma la questione relativa al passaggio della porzione di terreno risale allo scorso 2007. Dopo circa cinque anni, dunque, si chiude la vicenda che, fino ad oggi, ha, di fatto, limitato l'operatività dello scalo che continuava a non poter ottenere la concessione definitiva al volo. Tecnicamente la porzione di terreno sarà utilizzata come area per la manutenzione dei mezzi, in pratica sarà lo spazio dedicato alla costruzione di un'officina in cui gli aerei – sia di linea che privati – potranno trovare pezzi di ricambio o effettuare piccole manutenzioni. L'aeroporto, totalmente svincolato da legami di proprietà con il ministero della Difesa, potrà ora passare alla fase operativa sia per quanto riguarda la questione pista che per il completamento degli altri progetti messi sul tavolo, tra cui quello della realizzazione della palazzina di servizio allo scalo. Nel pomeriggio di oggi è in programma il consiglio di amministrazione della società di gestione dello scalo, che avrà tra gli argomenti all'ordine del giorno anche la programmazione per la stagione estiva. Al vaglio dei vertici della società di gestione non solo l'eventuale conferma di Alitalia anche per i prossimi mesi, ma anche le manifestazioni di interesse arrivate dagli scali di Parma e di Verona-Brescia. Soprattutto quest'ultima sembrerebbe interessare maggiormente il Costa d'Amalfi, perché potrebbe inserire lo scalo salernitano in un network che collegherebbe Salerno alle principali mete estive della Francia meridionale e della stessa Italia. La riunione di oggi pomeriggio dovrebbe anche fare chiarezza sulle voci recentemente diffuse in merito ad un cambio ai vertici del consorzio. Nel mirino l'attuale presidente, Giovanni Romano, assessore regionale all'Ambiente, la cui testa potrebbe cadere da un momento all'altro. Nessuno scambio politico però sembra esserci alla base – si era parlato di un avvicendamento con Generoso Andria, poi rientrato – né l'arrivo di un consulente esterno. Voci di corridoio danno come possibile nuovo presidente del consorzio Andrea Annunziata, già consigliere di amministrazione nonché presidente dell'Autorità Portuale di Salerno. Alla luce di questa ridescrizione, all'attuale vice presidente del consorzio, Guido Arzano, potrebbero andare numerose deleghe anche di carattere operativo.