La Regione approva il Ptcp e stanzia soldi per l’aeroporto
«Abbiamo dato una certezza nella programmazione territoriale». Così il presidente della Regione, Stefano Caldoro, ha commentato l’approvazione dei piani territoriali di coordinamento delle province...
urbanistica
«Abbiamo dato una certezza nella programmazione territoriale». Così il presidente della Regione, Stefano Caldoro, ha commentato l’approvazione dei piani territoriali di coordinamento delle province di Salerno e Caserta. «La Regione - ha affermato - non era mai andata così avanti producendo un atto di copianificazione, con la quale si decide insieme in base alle competenze di ognuno». Ha aggiunto che nella definizione dei Ptcp «è stata importante la capacità di lettura istituzionale, senza la quale non sarebbe stato possibile arrivare a questi risultati» e che i piani dimostrano «l’importanza del lavoro delle Province» per cui «al di là di quelle che saranno in futuro le loro funzioni e competenze, sarà importante nei prossimi anni la definizione del governo delle grandi funzioni». Di un piano «esempio di buon governo e di efficienza» ha parlato il presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, che ha evidenziato come il Ptcp salernitano sia il primo nella storia della Campania : «Su trentasette province dell’Italia meridionale, solo sette hanno un Ptcp approvato e vigente. E noi siamo tra queste sette».
La presentazione degli strumenti urbanistici in Regione è stata anche occasione per fare il punto sugli investimenti a Salerno, a partire da quelli per il potenziamento della pista per l’aeroporto. Caldoro ha assicurato che «esiste già un provvedimento sul Pon Mobilità, fondi nazionali che credo saranno dati nei prossimi giorni,mentre stiamo discutendo al Cipe su altri finanziamenti sempre per la pista». Ha quindi replicato alle accuse del sindaco De Luca sul mancato utilizzo dei fondi europei: «Chi ha gli strumenti per giudicare e l’Unione europea, che ci ha promosso e ci dice che stiamo spendendo bene. Il resto è solo discussione politica».