La raccomandata del Codacons rifiutata dalla Global Aviation network è un importante passo in avanti lungo la strada che porta al riconoscimento dei diritti dei passeggeri rimasti a terra dopo la sospensione dei voli decisa, in modo unilaterale, dalla Gan nello scorso mese di dicembre. La lettera è stata rifiutata, ma il gesto equivale ad una messa in mora che fa essere ottimisti, poiché la validità della raccomandata è indiscutibile. I legali già attivati dai passeggeri che hanno chiesto il rimborso dei biglietti ridotti a carta straccia citeranno la Gan e se necessario chiederanno il pignoramento per recuperare i soldi sborsati dai viaggiatori fino al giorno prima della sospensione dei voli. Nel caso in cui dovesse instaurarsi un processo penale, ci sarebbe anche la possibilità di costituirsi parte civile in giudizio. L’importante è che si faccia presto e che qualcuno contribuisca a fare chiarezza sulle reali responsabilità di quanto accaduto. In una email giunta alla nostra redazione, un telespettatore lamenta l’indifferenza di molti amministratori ed invita chi ha fatto scelte discutibili ad operare “in modo corretto, senza far fallire le sfide prima che prendano piedeâ€. E’ il segnale che la gente ha le idee chiare sulla questione aeroporto e che voltare pagina oggi è necessario, oltre che opportuno. C’è da chiedersi, però, se il Consorzio aeroportuale sia in condizioni di farlo, alla luce delle inchieste giudiziarie che ne minano la credibilità e ne mettono in discussione perfino la solidità economico-finanziaria. Il prossimo 4 marzo si terrà l’udienza preliminare sull’istanza di fallimento avanzata dal pm Vincenzo Senatore, sulla base di un presunto buco in bilancio da cinque milioni di euro.
Andrea Siano-11/2/2009 da lira tv.it