Discorso Augusto Strianese all'inaugurazione

[asessa]

Avrei preferito non parlare.
Ci sono momenti in cui non si può fare a meno di fare il bilancio di una parte della propria vita.
Per capire come l’hai spesa e per fare il punto guardando al futuro.
In maniera quasi automatica, in questi giorni, mi sono passate per la mente le fasi più salienti della mia personale storia legata all’aeroporto.
Come non ricordare la situazione di partenza, appena mi fu affidata la presidenza e - fra l’altro - la missione di “aprire” l’aeroporto?
Scoprimmo subito che la Camera di Commercio era socio di maggioranza relativa del Consorzio Aeroporto, ma non aveva voce in capitolo.
Come non ricordare l’impatto con i conti del Consorzio che aveva speso miliardi, ma non aveva liquidità per completare i pagamenti di alcuni fornitori e di alcuni professionisti per presentare il rendiconto?
Mancavano, infatti, pochi giorni alla scadenza per la presentazione della rendicontazione, pena la revoca del contributo, nonché – è superfluo dirlo – il sicuro fallimento per l’impossibilità di far fronte ai debiti residui per i lavori effettuati.
In quell’occasione il sistema bancario locale rispose tempestivamente al mio appello.
Come non ricordare, oggi, il fatto, che a me sembrò un auspicio, e cioè che, oltre il Banco di Napoli, il sistema delle piccole casse rurali dei nostri paesi e la loro Federazione fossero capaci di attivare in pochi giorni, senza le note burocrazie, una linea di credito tale da far continuare l’avventura di dotare il territorio di un vero aeroporto?
Risolvemmo il problema in meno di un mese.
Al sistema delle BCC che fu pronto e capace di dare un contributo serio allo sviluppo, oggi va il mio particolare ringraziamento, anche a nome delle istituzioni che hanno accompagnato questo cammino.
Se permettete, lo faccio tramite una persona che rappresenta la sintesi dei mondi che si incontrarono, il collega Luigi Scorziello, agricoltore, componente della Giunta camerale e amministratore BCC.
Vi risparmio i dettagli, ma non il ricordo, della questione degli espropri e di saldi di pagamenti reclamati fino in tribunale, con uno scenario che prefigurava la restituzione dell’area alla pratica agricola.
Il resto della storia è più conosciuto: riguarda il reperimento di risorse per completare i lavori, la conferma degli incarichi di progettazione, le consulenze specialistiche, l’approvazione dei progetti, gli appalti, i lavori, i collaudi, ecc., ecc.
Cinque anni di slalom gigante.
I due terzi del tempo hanno riguardato aspetti burocratici, il resto lavori concreti, effettuati con il costante controllo dell’ENAC, che è, giustamente, particolarmente severo.
E poi le autorizzazioni. Altro aspetto di difficile gestione per la delicatezza della materia.
Per essere brevi: tutti i lavori sono stati completati entro il 2007.
Certificazione dell’aeroporto e decreto di apertura ai voli di linea sono arrivati grazie all’impegno di Andrea Annunziata, che è doveroso ricordare e ringraziare anche in questa occasione.
Nell’ultimo giorno del suo impegno governativo, inoltre, il CdA dell’ENAC ha deliberato la concessione venticinquennale per la quale manca la firma dei ministri dell’economia e delle infrastrutture. Intanto andiamo avanti sulla base di una concessione provvisoria che scadrà fra un anno.
Per sollecitare la firma del decreto di concessione definitiva da parte dell’on. Mattioli, il 23 luglio scorso, mi ero recato a Petina, dove ho incontrato qualche problema più personale.
Che altro dire?
L’aeroporto è aperto ai voli di linea.
Il sogno è diventato realtà.
Si è cominciato il 2 agosto con 16 voli (andata e ritorno) settimanali per tre destinazioni: 12 voli per Milano, 2 per Barcellona e 2 per Bucarest.
Da dicembre si aggiungeranno le rotte per Torino, Verona, Catania e Monaco.
A me sembra un buon inizio, tenuto conto dei tempi di avvio.
E poiché stiamo parlando di attività in corso, consentitemi di ringraziare tutto il personale, a cominciare dal Direttore Generale, Giorgetti, che ci ha portato l’esperienza acquisita a Milano Malpensa e dal Coordinatore dell’amministrazione, finanze e risorse umane, Giovanni Basso.
Potrei aggiungere che, a quanto mi dicono, tutto funziona bene.
Se ci fossero stati inconvenienti nella gestione avremmo avuto rilievi ufficiali da ENAV ed ENAC, ma non ce ne sono stati.
In questi due mesi, un aereo, partito in ritardo da Milano, è arrivato qui dopo le 22, ora tassativa di chiusura e i controllori di volo lo hanno fatto atterrare a Napoli.
L’episodio è stato addebitato, a detta di qualche organo di informazione, all’improvvisazione e all’inesperienza della gestione.
Non è così. La gestione non c’entra.
E, in ogni caso, non è dagli episodi e da discrasie iniziali che si può giudicare un’attività che, finalmente, è iniziata davvero, senza aspettare ancora anni, grazie all’accordo di tutti.
Auguriamoci, comunque, che tutto vada sempre meglio.
La mia personale soddisfazione la vivo da imprenditore e da cittadino, prima ancora che da Presidente delegato a raggiungere questo obiettivo.
Nell’annunciare l’inizio dell’attività commerciale e a maggio, in occasione della giornata dell’economia, avevo dichiarato che la missione si avviava a compimento con l’avvio dei voli di linea e con la privatizzazione della gestione.
Il CDA, infatti, ha inteso dare priorità al completamento dei lavori, all’ottenimento delle autorizzazioni e all’inizio di regolari voli di linea, ma ha sempre ritenuto che per la gestione a regime fosse necessario passare la mano a un partner in possesso di adeguato know-how, in grado di far crescere l’aeroporto, questa “creatura” nata due mesi fa.
In questi termini si conclude quella che ho considerato una missione e che non avrei potuto portare avanti senza il sostegno delle istituzioni che fanno parte del Consorzio, in primo luogo, ma soprattutto del Ministero, dell’ENAC, dell’ENAV e della Regione.
Non possiamo dimenticare, infatti, che senza il contributo di 6 milioni dell’ENAC e altrettanti della Regione, non avremmo potuto fare niente di tutto quello che ho ricordato.
Il merito è soprattutto loro, anche se mi sembra doverosa una citazione per la Camera di Commercio e per la Provincia di Salerno che hanno sostenuto, anche economicamente, un notevole onere.
Grazie, quindi, ai colleghi consiglieri camerali e alla Provincia.
Ma grazie anche ai tanti soci del Consorzio che - sebbene non tutti pronti a versare quanto dovuto - hanno fatto il tifo per il risultato finale.
Per terminare con i ringraziamenti - che non esauriscono la gratitudine - consentitemi di rivolgermi a chi mi ha sostenuto, incoraggiato, stimolato, supportato e, soprattutto, sopportato in questi anni:
- il Vice-presidente del Consorzio, Mimmo Volpe, che ringrazio per aver risolto problemi notevoli e spinosi e, da ultimo, per aver preso in mano le redini in questi due mesi e per aver organizzato questa manifestazione, insistendo perché io fossi presente;
- il dott. De Sio, Vice Segretario Vicario della Camera di Commercio, che ha prestato la sua diuturna opera di esperto dirigente amministrativo percependo lo stesso compenso del Presidente e degli altri componenti del CdA, cioè nulla;
- il Vice-Presidente della Società Aeroporto, Del Gais, che mi sta sostituendo proprio nella difficile fase iniziale dell’attività commerciale dell’aeroporto, quella dei voli di linea;
- il Presidente Villani e l’assessore provinciale Giuliano per i tanti problemi che la Provincia ha affrontato (e per quelli che sta ancora affrontando) in materia di viabilità e trasporti;
- il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, per gli stimoli che, a modo suo, ha dato all’intera compagine, confermando la linea già decisa dal CdA e spingendo per accelerare i tempi;
- il sindaco di Bellizzi, Bruno Dell’Angelo, il sindaco di Pontecagnano Faiano, Ernesto Sica, per aver egregiamente fronteggiato una situazione di grande cambiamento nei loro territori, sui quale sorge l’aeroporto;
- il sig. Rapicano, titolare della GAN, e la compagnia Orion, che hanno creduto e credono nel futuro del nostro aeroporto;
- gli operatori del turismo di tutta provincia, che sono in grande fermento per cogliere le nuove opportunità e che dovranno essere incoraggiati incentivando i voli charter su Salerno;
- i cittadini del territorio, che hanno accolto la nuova realtà dapprima con incredulità, poi con curiosità e infine con entusiasmo, come il gruppo del portale amatoriale dell’aeroporto, LIRIPORTAL.net;
- il Vice Presidente Valiante, a cui ci siamo spesso rivolti, e al quale abbiamo sottoposto in visione un’ipotesi di piano straordinario di incoming;
- l’Assessore Cascetta, che ha trasformato il sistema dei trasporti in Campania, portandolo ad un livello avanzato e integrato, e che ci ha sempre incoraggiato e sostenuti;
- il Presidente Bassolino che, con la sua presenza, fa ben sperare tutti sul futuro del nostro aeroporto.
Oggi, infatti, siamo qui per parlare di futuro.
Per inaugurare un nuovo modo di guardare al futuro.
Se mi è concesso, vorrei - avviandomi alla conclusione - riprendere il filo interrotto a fine luglio per darvi conto dello stato dell’arte e ricordare l’agenda del comune impegno.
L’aeroporto è la prima importante infrastruttura, fra le tante avviate negli ultimi anni, che comincia a funzionare.
E’ necessario completare le altre, a cominciare da quelle complementari all’aeroporto: raccordo autostradale, sistema stradale, metropolitana, interporto, porti turistici.
Dobbiamo poter disporre di un sistema infrastrutturale che sviluppi le potenzialità della posizione geografica di Salerno: siamo al centro del Mediterraneo, cerniera fra nord e sud, incrocio fra corridoio 1 e prolungamento corridoio 8.
L’aeroporto non è di chi lo ha realizzato e non è né di destra, né di sinistra. E’ di tutti. E’ del territorio, che lo deve fare proprio, lo deve sentire proprio, lo deve difendere, lo deve utilizzare.
L’aeroporto è una realtà, una realtà operativa, ma l’impegno per potenziarlo continua. Deve continuare.
Il primo passo è quello che stiamo aspettando dal Governo:
- la firma del decreto di concessione venticinquennale, sulla base della deliberazione già adottata dall’ENAC, da parte dei Ministri On. Matteoli e On.Tremonti.
Subito dopo:
- la privatizzazione della gestione da una posizione di tutto rispetto: aeroporto aperto e funzionante, concessione definitiva, piano di sviluppo già approvato e presentato all’ENAC.
E intanto, da subito:
Presidente Bassolino, Assessore Cascetta, si deve allungare la pista! E’ previsto dal Piano di Sviluppo, è previsto che il primo allungamento a 2100 metri debba essere realizzato, entro il 2011.
We can. Si può fare. E senza interrompere (se non per pochi giorni) l’attività di volo.
Il bando per la scelta dei progettisti è in dirittura di definizione.
Ma mancano le risorse.
Sui lavori effettuati con il contributo regionale abbiamo realizzato economie per 2 milioni circa.
Autorizzando l’impiego di questa somma e integrandola adeguatamente (credo raddoppiandola, o un po’ di più) potremmo avviare SUBITO l’allungamento della pista.
E aprire ai voli low cost.
Lo sviluppo successivo, quello che farà grande il nostro aeroporto, è nell’impegno regionale, di cui abbiamo letto nei giorni scorsi.
Nasce, così, un nuovo sogno, ma stavolta da una realtà.
Per raccontarlo, passo la parola ad altri, in primo luogo alla Regione, al suo Assessore, al suo Presidente.
Grazie per quello che avete fatto.
Grazie per quello che farete.
Grazie a tutti.

Augusto Strianese
Aeroporto di Salerno, 29 settembre 2008

http://vimeo.com/1845285

(citazione LIRIPortal.net al minuto 11)
By StefanoVaccaro