da antoschi » 7 novembre 2010, 17:15
I voli intercontinentali da Nap o da QSR sono fuori da qualsiasi logica!
Prima di tutto non è solo una questione regionale ma una questione italiana. Una nazione come l’Italia non puo’ permettersi il lusso di un aeroporto intercontinentale in ogni regione!
Pensate all’eventuale costruzione ed apertura di un aeroporto intercontinentale gia’ programmato ma per fortuna ancora mai realizzato che è Grazzanise!
Se dovesse essere realizzato, non sara’ altro che un aborto di aeroporto. Senza contare tutti i soldi che si spenderebbero e a quelli che gia’ si sono sperperati per i vari studi di fattibilità .
In effetti Grazzanise , non puo’ generare un traffico degno di un aeroporto internazionale! Non sarebbe nemmeno complementare a Napoli Capodichino come succede tra FCO e Ciampino e ne potrebbe svolgere un suo proprio ruolo come fa benissimo Malpensa che si trova almeno 5 aeroporti grandissimi a pochi chilometri l’uno dall’altro. Grazzanise sarebbe solo un doppione di Roma se si pensa che da napoli o salerno si arriva a Fiumicino in treno in poco piu’ di un ora! E tra poco da Salerno in aereo direttamente su Fiumicino.
Ciò nonostante, la situazione del trasporto aereo in Campania rimane ancora difficile , servono nuovi collegamenti , maggiore concorrenza e la presenza di compagnie low cost . Capodichino di fatto è un aeroporto della città di Napoli, asservito alle esigenze di quella comunità , ben remunerato dalla Regione Campania, al centro di una città caotica, con infrastrutture rimaste ferme a 30 anni fa! In quell’aeroporto ad eccezione di easy Jet non esistono compagnie low cost .
L’aeroporto di Salerno – Costa d’Amalfi ha tutte le potenzialità per diventare un aeroporto regionale con nuovi collegamenti nazionali ed europei puntando esclusivamente a compagnie aeree low cost. A questo ci sarebbe un ampio spazio per il traffico “ leisure†oltre per quello commerciale e cargo.
Tutto cio’ senza poi contare allo sviluppo in termini di posti di lavoro e dei territori non solo della provincia di Salerno ma anche del Sannio e dell’Irpinia che sono stati sempre sottomessi ad un napolicentrismo che ha silenziosamente fatto danni irreparabili alle comunità di quei territori.