Perdite per 1,55 miliardi di euro
Il gruppo Air France-Klm ha annunciato una perdita record di 1,55 miliardi di euro per l'esercizio 2009-2010. Il peggiore mai registrato dal 2004. E intanto esce in Francia un libro shock che attacca la compagnia aerea in materia di sicurezza dei voli. Il libro "La face cachée d'Air France" (La faccia nascosta di Air France), scritto da Fabrice Amedeo, giornalista di Le Figaro, esce circa un anno dopo lo schianto di un Airbus A330 in volo da Rio de Janeiro verso Parigi, precipitato il primo giugno 2009 uccidendo 228 passeggeri.
''Il 2009-2010 restera' come il nostro annus horribilis", così ha commentato nel corso di una conferenza stampa a Parigi il direttore generale del gruppo franco-olandese Pierre-Henri Gourgeon, parlando della crisi del trasporto aereo e del disastro sul volo Rio-Parigi. ''La sicurezza aerea e' una priorita' totale per tutte le compagnie aeree, incluso Air France-Klm, che la considera primordiale', ha aggiunto Gourgeon dicendosi ancora una volta ''vicino alle famiglie delle vittime''. Il numero uno del gruppo ha quindi espresso ''fiducia'' nei confronti del personale di Air France-KLM per garantire la sicurezza in volo.
"Air France rispetta e rispettera' tutte le normative'' nazionali, europee ed internazionali ma la sua ambizione ''e' spingersi ancora oltre raggiungendo il livello piu' elevato possibile'', ha assicurato ancora il supermanager di Air France. Traendo lezione dagli incidenti del passato, la compagnia ha anche messo in campo un piano di miglioramento della sicurezza dei voli, battezzato ''Trajectoire''. Le pratiche di Air France-Klm sono inoltre analizzate da una missione di valutatori esterni.
''Il tema della sicurezza non e' degno di polemica'', ha tagliato corto Gourgeon a chi lo interrogava sull'argomento. L'autore del libro pubblicato in Francia accusa Air France di avere ''delle statistiche sulla sicurezza proprie di un compagnia di serie B'', con due catastrofi gravi in un decennio, oltre a quella del volo Rio-Parigi quella del Concorde, precipitato il 25 luglio 2000, poco dopo il decollo dall'aeroporto parigino di Roissy-Charles de Gaulle, causando la morte di 113 persone. Secondo Amedeo, ''il problema di fondo non e' tecnico, ma culturale. Il management sociale praticato per un decennio ed un certo lassismo - sostiene - sono in parte responsabili''. In un comunicato diffuso prima dell'intervento di Gourgeon a Parigi, la compagnia aveva gia' replicato alle accuse mosse nel libro di Amadeo: ''la sicurezza della compagnia - si sottolinea nella nota - risponde agli standard piu' esigenti dell'industria aereonautica internazionale. Rispetta e si conforma - scrive - a tutti i regolamenti nazionali e internazionali in vigore''.
azz