Assurda sentenza...
Inviato: 15 novembre 2010, 10:38SULLA PRESUNTA RESPONSABILITA' DELL'AEROPORTO DI SALERNO NELLA VICENDA GLOBAL AVIATION NETWORK.: UN CASO DI “PASTICCIO†GIUDIZIARIO
Con una decisione piuttosto sconcertante sotto il profilo giuridico un giudice di pace nostrano ha condannato la società di gestione aeroportuale di Salerno al rimborso del biglietto aereo oltre al risarcimento del danno nei confronti di una coppia che aveva prenotato nell'ottobre 2008 voli di andata e ritorno Salerno – Barcellona con la Global Aviation Network, operati dal vettore spagnolo Orion Air, e poi cancellati a seguito delle note vicende occorse nel dicembre 2008.
La coppia aveva agito in giudizio sia nei confronti del vettore contrattuale (la Global Aviation Network ora fallito) che nei riguardi della società Aeroporto Salerno s.p.a., e richiedeva la condanna al pagamento, in solido tra loro, per inadempimento contrattuale ai sensi dell'art. 1218 codice civile e per violazione del diritti del passeggero aereo, ai sensi e per gli effetti del Regolamento CE n. 261/2004.
Il giudice, dichiarata la contumacia del vettore, ha proseguito poi l'accertamento nei confronti della società di gestione aeroportuale condannandola successivamente per responsabilità solidale da illecito (!?!).
La sentenza in oggetto risulta un vero e proprio monstrum per falsa applicazione del diritto per le seguenti ragioni.
Quanto alla presunta responsabilità contrattuale (sic!) occorre ribadire che il contratto di trasporto è bilaterale e si instaura, al momento della formazione del consenso, fra chi chiede di essere trasportato da un luogo all'altro, ovvero di sislocare cose nello spazio e chi tale prestazione si assume e risponde l'eventuale inadempimento. In questa sede non si riesce a comprendere quale ruolo avrebbe la società di gestione aeroportuale anche se il biglietto fu acquistato (ma occorre precisare: per via telematica!) presso la biglietteria dell'aeroporto Una cosa è dunque pacifica: una società di gestione aeroportuale non assume alcun impegno in un contratto di trasporto aereo!
Si tratta senza dubbio alcuno di un grave abbaglio del giudicante che ha colpevolmente scambiato un contratto di trasporto con un rapporto contrattuale di compravendita!
Inoltre viene attribuita al gestore aeroportuale una responsabilità extracontrattuale per culpa in eligendo e in vigilando. In eligendo perchè avrebbe delegato la gestione ad un soggetto inidoneo come la Global Aviation Network (da dove nasce tale delega e come ha influito sulla cancellazione di un volo?); in vigilando per non “avere esercitato alcun diligente intervento diretto ad impedire il fattoâ€.
La contestazione dell'esistenza di un rapporto capace di radicare una responsabilità (aquiliana) per culpa in vigilando e eligendo oltre a suscitare la nostra perplessità impone alcune brevi considerazioni.
La riforma della parte aeronautica del codice della navigazione (D.Lgs. 96/2005) ha creato una figura centrale, quale l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (per brevità ENAC), che “agisce come unica autorità di regolazione tecnica, certificazione e vigilanza nel settore dell'aviazione civile...e cura la presenza e l'applicazione di sistemi di qualità aeronautica rispondenti ai regolamenti comunitari (art. 687 codice della navigazione)â€.
Posta questa premessa, al traffico intracomunitario (e cui apparteneva il volo Salerno – Barcellona) sono abilitati vettori aerei in possesso di certificato di operatore aereo e di licenza di esercizio (art. 776 codice della navigazione). L'uno e l'altra sono rilasciati dall'ENAC previa verifica iniziale del possesso dei requisiti richiesti dal Regolamento CEE 2407/92 (articoli 777 e 778 codice della navigazione) ed il loro mantenimento nel tempo è subordinato alla periodica verifica del permanere delle dette condizioni (art. 779 codice della navigazione). Importante è anche la disposizione, di cui all'art. 783 del codice della navigazione, che stabilisce che “La qualità dei servizi di trasporto aereo offerti dai vettori... è stabilita da ENACâ€.
Alla luce di queste considerazioni in diritto va precisato che un gestore aeroportuale non ha alcun potere di ingerenza o possibilità di controllo sull'attività dei vari operatori aerei e non può rifiutare, senza giustificato motivo, l'utilizzazione dello scalo ad operatori nazionali o comunitari, senza incorrere in sanzioni per violazioni al divieto di libera circolazione e di ostacoli alla concorrenza (articoli 697 e 699 codice della navigazione).
Il giudice definisce il gestore aeroportuale “responsabile indiretto per fatto altruiâ€come se il vettore aereo fosse un suo ausiliare!
Senza nulla esprimere sul merito dell'incresciosa vicenda del dicembre 2008 c'è da rimanere allibiti per questa ennesima “violenza†perpretrata ancora nei confronti di una nobile e speciale disciplina come quella del diritto della navigazione.
Avv. Alfonso Mignone
Foro di Salerno
Con una decisione piuttosto sconcertante sotto il profilo giuridico un giudice di pace nostrano ha condannato la società di gestione aeroportuale di Salerno al rimborso del biglietto aereo oltre al risarcimento del danno nei confronti di una coppia che aveva prenotato nell'ottobre 2008 voli di andata e ritorno Salerno – Barcellona con la Global Aviation Network, operati dal vettore spagnolo Orion Air, e poi cancellati a seguito delle note vicende occorse nel dicembre 2008.
La coppia aveva agito in giudizio sia nei confronti del vettore contrattuale (la Global Aviation Network ora fallito) che nei riguardi della società Aeroporto Salerno s.p.a., e richiedeva la condanna al pagamento, in solido tra loro, per inadempimento contrattuale ai sensi dell'art. 1218 codice civile e per violazione del diritti del passeggero aereo, ai sensi e per gli effetti del Regolamento CE n. 261/2004.
Il giudice, dichiarata la contumacia del vettore, ha proseguito poi l'accertamento nei confronti della società di gestione aeroportuale condannandola successivamente per responsabilità solidale da illecito (!?!).
La sentenza in oggetto risulta un vero e proprio monstrum per falsa applicazione del diritto per le seguenti ragioni.
Quanto alla presunta responsabilità contrattuale (sic!) occorre ribadire che il contratto di trasporto è bilaterale e si instaura, al momento della formazione del consenso, fra chi chiede di essere trasportato da un luogo all'altro, ovvero di sislocare cose nello spazio e chi tale prestazione si assume e risponde l'eventuale inadempimento. In questa sede non si riesce a comprendere quale ruolo avrebbe la società di gestione aeroportuale anche se il biglietto fu acquistato (ma occorre precisare: per via telematica!) presso la biglietteria dell'aeroporto Una cosa è dunque pacifica: una società di gestione aeroportuale non assume alcun impegno in un contratto di trasporto aereo!
Si tratta senza dubbio alcuno di un grave abbaglio del giudicante che ha colpevolmente scambiato un contratto di trasporto con un rapporto contrattuale di compravendita!
Inoltre viene attribuita al gestore aeroportuale una responsabilità extracontrattuale per culpa in eligendo e in vigilando. In eligendo perchè avrebbe delegato la gestione ad un soggetto inidoneo come la Global Aviation Network (da dove nasce tale delega e come ha influito sulla cancellazione di un volo?); in vigilando per non “avere esercitato alcun diligente intervento diretto ad impedire il fattoâ€.
La contestazione dell'esistenza di un rapporto capace di radicare una responsabilità (aquiliana) per culpa in vigilando e eligendo oltre a suscitare la nostra perplessità impone alcune brevi considerazioni.
La riforma della parte aeronautica del codice della navigazione (D.Lgs. 96/2005) ha creato una figura centrale, quale l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (per brevità ENAC), che “agisce come unica autorità di regolazione tecnica, certificazione e vigilanza nel settore dell'aviazione civile...e cura la presenza e l'applicazione di sistemi di qualità aeronautica rispondenti ai regolamenti comunitari (art. 687 codice della navigazione)â€.
Posta questa premessa, al traffico intracomunitario (e cui apparteneva il volo Salerno – Barcellona) sono abilitati vettori aerei in possesso di certificato di operatore aereo e di licenza di esercizio (art. 776 codice della navigazione). L'uno e l'altra sono rilasciati dall'ENAC previa verifica iniziale del possesso dei requisiti richiesti dal Regolamento CEE 2407/92 (articoli 777 e 778 codice della navigazione) ed il loro mantenimento nel tempo è subordinato alla periodica verifica del permanere delle dette condizioni (art. 779 codice della navigazione). Importante è anche la disposizione, di cui all'art. 783 del codice della navigazione, che stabilisce che “La qualità dei servizi di trasporto aereo offerti dai vettori... è stabilita da ENACâ€.
Alla luce di queste considerazioni in diritto va precisato che un gestore aeroportuale non ha alcun potere di ingerenza o possibilità di controllo sull'attività dei vari operatori aerei e non può rifiutare, senza giustificato motivo, l'utilizzazione dello scalo ad operatori nazionali o comunitari, senza incorrere in sanzioni per violazioni al divieto di libera circolazione e di ostacoli alla concorrenza (articoli 697 e 699 codice della navigazione).
Il giudice definisce il gestore aeroportuale “responsabile indiretto per fatto altruiâ€come se il vettore aereo fosse un suo ausiliare!
Senza nulla esprimere sul merito dell'incresciosa vicenda del dicembre 2008 c'è da rimanere allibiti per questa ennesima “violenza†perpretrata ancora nei confronti di una nobile e speciale disciplina come quella del diritto della navigazione.
Avv. Alfonso Mignone
Foro di Salerno
credo che il giudice quando parla di culpa in eligendo e culpa in vigilando, veda una commistione tra gan ed ads proprio perchè quest'ultimo ha elargito dei contributi per far operare il vettore su qsr.