da BAe 146 » 27 luglio 2013, 11:35
AEROPORTO, GIOCHI PERICOLOSI
Sulla questione aeroporto torna a giocarsi una partita politica dagli esiti incerti. Certo è che le parole del viceministro De Luca sulla concessione allo pista di Pontecagnano hanno aperto un nuovo fronte polemico. Il rapporto negativo del ministero dell’economia sui conti dello scali salernitano è l’appiglio per riaprire la pratica concessione che non è stata ancora definitivamente concessa. Un puro aspetto formale che non ferma l’attività dell’aeroporto e che rischia di provocare un vero e proprio scivolone per lo stesso viceministro e per quanti hanno deciso di seguirlo su questa linea. Sicuramente De Luca si è mosso senza essere tecnicamente informato di tutta la questione. Salerno, dallo scorso 22 febbraio, è in possesso di regolare convenzione dell’Enac per 20 anni per l’uso del sedime aeroportuale, anticamera della concessione totale. Il parere sui conti del ministero dell’economia non è affatto vincolante, tant’è che il “Salerno Costa d’Amalfi” è regolarmente funzionante, anche se attualmente utilizzato solo da privati e charter. Chi ha consigliato De Luca di cavalcare la polemica ha forse dimenticato, volutamente, che anche Capodichino ha operato in tutti questi anni con la semplice convenzione, ottenendo la concessione totale solo nel 2003. Questo non ha impedito affatto allo scalo partenopeo, gestito da Gesac, di passare di mano in mano: nel 1999 a Baa British Airport Authority, nel 2006 agli spagnoli di Ferrovial, nel 2010 alla F2i di Gamberale. Anche la recente pronuncia del Consiglio di Stato ha sancito la regolarità della posizione dello scalo salernitano riaprendo di fatto le procedure del bando di privatizzazione della società di gestione. Dunque l’ennesimo attestato che l’aeroporto di Pontecagnano ha tutte la carte in regola per procedere alla privatizzazione proprio in relazione all’impossibilità del “pubblico” di continuare ad investire risorse. Anzi, l’uscita del ministro, proprio a bando aperto, rischia di creare una vera e propria turbativa. Dovesse uno tra Gesac e Corporacion America rinunciare all’acquisto del 60% delle azioni della Aeroporto di Salerno Spa sarebbe un danno rilevante. Dunque, un’uscita a vuoto quella di De Luca che forse tenta di accreditare a se stesso il rilancio definitivo dell’aeroporto, forse anche per rientrare nei giochi per la gestione sfuggita di mano qualche anno fa. Magari nel ruolo non necessario del salvatore della patria. Se il viceministro volesse proprio dare il contributo potrebbe magari costringere il Cipe a sbloccare i quasi 50 milioni di euro per l’allungamento della pista che giacciono a Roma da anni.