da asessa » 14 marzo 2013, 12:31
Strianese: «Aeroporto di Salerno, in tre anni non si è fatto proprio nulla»
L'ex presidente dello scalo: La concessione ventennale l'ho avuta io, adesso la sbandierano come un successo
SALERNO - Per tre anni ha scelto la strategia del silenzio. Per tre anni non ne ha voluto sapere dell’aeroporto, che pure ha contribuito in modo determinante a realizzare, e delle continue beghe che girano attorno. Ora però basta. Augusto Strianese, ex presidente della Camera di Commercio di Salerno ed ex presidente del consorzio aeroportuale, torna in pista. E lo fa a modo suo, con la schiettezza che gli è più congeniale. Chiede «persone competenti» ma all’orizzonte vede solo «veti incrociati e corse alle poltrone».
Presidente, cosa sta succedendo al «Salerno Costa d’Amalfi»?
«Non lo so, posso solo dirvi che in tre anni non si è fatto niente. Io ho consegnato un aeroporto a tutti gli effetti tant’è che anche il Governo lo tiene in considerazione. Ho fatto i lavori nel giro di un anno, un anno e mezzo, sette gare pubbliche senza nessun ricorso al Tar e sono pure avanzati due miliardi e mezzo di euro che stanno alla Regione inutilizzati».
Oggi il problema è l’allungamento della pista.
«Io l’avrei fatto in quattro mesi, sento cifre colossali, si parla di 15 milioni di euro ma se si lavora su quella pista lì non ci vogliono tutti questi soldi. E si può lavorare senza chiudere l’aeroporto, come ha fatto Napoli».
Intanto però lo scalo è chiuso ai voli di linea. L’attuale presidente del consorzio, Antonio Fasolino, dice che fino al 2015, quando si definirà l’allungamento della pista, è meglio lavorare solo due mesi all’anno, durante l’estate.
«E i dipendenti dove li mette? In cassa integrazione? Io ne ho lasciati diciotto, non so quanti ce ne sono oggi».
Però una buona notizia c’è: finalmente è partito il bando per privatizzare.
«Secondo me sarà un fallimento perchè chi entrerà non metterà soldi suoi ma aspetterà i soldi dello Stato che non arriveranno. Ma lei sa quanto costava l’aeroporto negli anni dal 2003 al 2008?».
No, quanto costava?
«Ottocentomila euro all’anno. E sa quanto costa oggi? Tre milioni. E lei pensa che una società importante viene ad investire in un aeroporto che costa tre milioni di euro all’anno?»
Però c’è il discorso Gesac che non piace al suo successore in Camera di Commercio, Guido Arzano.
«Sono stato sempre disponibile alla gestione Gesac, ai tempi del ministro Lunardi fu sottoscritto anche un accordo di programma con Bassolino per la gestione unica degli aeroporti della Campania. Trovo assurdo che solo in Campania ci ostiniamo a tenere due aeroporti e due società che si fanno concorrenza tra di loro. Purtroppo le istituzioni salernitane hanno sempre contrastato la fusione con Napoli».
Qualcuno dice che Gesac se vuole venire a Salerno deve pagare. È d’accordo?
«Bisogna certamente sedersi a tavolino e strappare le migliori condizioni ma senza rivendicazioni di carattere economico, non possiamo pensare di avere soldi da Gesac, almeno in questa fase. Dobbiamo dare servizi alla popolazione, l’aeroporto non è un giocattolo da vendere per incassare soldi».
Capitolo compagnie di volo, fino ad oggi è andata maluccio. Sfortuna o incompetenza? «Fino ad oggi l’aeroporto ha ospitato compagnie che mettevano a disposizione orari e tratte che non erano interessanti per non perdere Capodichino. Le compagnie da una parte vengono a Salerno per guadagnarsi qualcosa ma dall’altra fanno gli interessi di Napoli perchè l’attività commerciale è tutta là. Ecco allora spiegati orari e prezzi sballati».
Come si rimedia allora?
«Ryanair non vede l’ora che si allunghi la pista per investire nell’aeroporto. Addirittura volevano aprire una sede a Salerno e dopo un anno ci garantivano un milione di passeggeri. Lo sa come è andata a finire?
No.
«Non siamo andati neanche all’appuntamento: la politica ci ha bloccati se no Alitalia si dispiaceva».
Presidente, però qualcosa di buono c’è: la concessione ventennale, l’inserimento nel piano nazionale.
«La concessione ventennale l’ho avuta io cinque anni fa, questa è solo un rinnovo. Chiedetelo ad Andrea Annunziata che all’epoca era sottosegretario ai Trasporti. Senza l’inserimento nel piano nazionale non avremmo avuto la concessione. Le danno come novità ma a me fanno solo ridere»
Antonio Sessa - Presidente Associazione FlySalerno