Aeroporto, il tecnico è Renzulli
Il docente universitario prende il posto di Foschi ma da direttore. Il cda della spa concorde
SALERNO — Tramontata l’era Foschi, all'aeroporto di Salerno comincia quella di Renzulli. Docente di Aeronautica al Politecnico di Napoli e di Milano, ex direttore dell'aeroporto di Firenze appena inaugurato, già consulente per la società spagnola Meridiana e della Baa di Napoli prima che cedesse le quote acquistate dalla Gesac che gestisce lo scalo di Capodichino, Gabriele Renzulli è il tecnico che dovrebbe succedere al dimissionario Maurizio Foschi. Il suo nome è frutto di una intesa e di uno screening fatto dal cda della società Aeroporto di Salerno, subito dopo l'addio dell'ex amministratore delegato. Renzulli, contattato nelle scorse settimane, ha anche mostrato la propria disponibilità a venire a Salerno. Perciò, il cda lo ha invitato a fare un sopralluogo all'aerostazione prima di chiudere l'accordo. Il professore del Politecnico partenopeo non rivestirà, però, l'incarico di amministratore delegato ma sarà inquadrato come direttore tecnico, con un contratto a progetto. Almeno per i primi mesi di attività, successivamente, a seconda di come sarà attuato il piano di sviluppo dello scalo (comprensivo dell'allungamento della pista), il rapporto contrattuale potrà anche cambiare forma.
In ogni caso, l'arrivo di Gabriele Renzulli resta ancora una incognita. Sembra, infatti, che se il cda della spa si è ritrovato concorde sul nome del docente universitario, tra i membri del consorzio di gestione non c'è la stessa unanimità. C'è qualcuno che spera ancora in un dietrofront di Maurizio Foschi. Come il presidente della Camera di Commercio di Salerno, Augusto Strianese, che ha sponsorizzato l'ex amministratore delegato anche quando i rapporti con il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, non erano idilliaci. Tanto che, ad agosto scorso, un accordo trasversale tra Palazzo Sant'Agostino e Comune di Salerno che ancora vantava i suoi rappresentanti sia nella società che nel consorzio di gestione) portò a Salerno Michele Amendola.
Qualche mese più tardi, dopo il mancato rinnovo della convenzione con Air-Dolimiti, anche Amendola fu costretto a dare le dimissioni. Del resto erano mutati gli assetti politici: Strianese aveva rotto definitivamente con De Luca, l'ex presidente del consorzio Ernesto Sica (Pdl) era stato travolto dallo scandalo giudiziario della P3, e, complice una cena estiva tra il presidente dell'ente camerale e Edmondo Cirielli, fu sigillato l'inizio dell'era di Maurizio Foschi. Le dimissioni dell'ex amministratore delegato, già direttore dello scalo di Fiumicino, quando a Salerno era arrivata l'Alitalia, hanno lasciato tutti col fiato sospeso. E hanno costretto i vertici societari a coprire il vuoto lasciato da Foschi.
Ecco allora spuntare il nome di Renzulli, di cui si è discusso anche lunedì pomeriggio durante la giunta della Camera di Commercio. E se ne discuterà anche stamattina a Palazzo Sant'Agostino, dove è stato convocato il consiglio di amministrazione della società aeroportuale. Se passa il nome di Renzulli, allora spetterà al cda del consorzio di gestione ratificare l'accordo e portare il docente universitario a Salerno. Intanto, i nuovi scossoni all’interno dell’aeroporto, dopo le dimissioni di Foschi, hanno fatto da assist al Pd. Tanto che, domani mattina, la segretaria provinciale dei democratici salernitani ha indetto una conferenza per rimarcare «il fallimento» del Pdl nella gestione dello scalo salernitano. Non è la prima volta che il Pd entra a gamba tesa in uno scontro interno al Pdl e alla Camera di Commercio sulla vicenda dello scalo. C’è da scommettere che questo sarà uno dei capitoli più infuocati della prossima campagna elettorale per il Comune di Salerno.