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[TOPIC UFFICIALE] Corriere del Mezzogiorno

Tutti gli articoli sui vari organi di informazioni che parlano del "Costa D'Amalfi"

Re: [TOPIC UFFICIALE] Corriere del Mezzogiorno

Messaggioda asessa » 15 febbraio 2011, 11:15

Aeroporto, il tecnico è Renzulli
Il docente universitario prende il posto di Foschi ma da direttore. Il cda della spa concorde



SALERNO — Tramontata l’era Foschi, all'aeroporto di Salerno comincia quella di Renzulli. Docente di Aeronautica al Politecnico di Napoli e di Milano, ex direttore dell'aeroporto di Firenze appena inaugurato, già consulente per la società spagnola Meridiana e della Baa di Napoli prima che cedesse le quote acquistate dalla Gesac che gestisce lo scalo di Capodichino, Gabriele Renzulli è il tecnico che dovrebbe succedere al dimissionario Maurizio Foschi. Il suo nome è frutto di una intesa e di uno screening fatto dal cda della società Aeroporto di Salerno, subito dopo l'addio dell'ex amministratore delegato. Renzulli, contattato nelle scorse settimane, ha anche mostrato la propria disponibilità a venire a Salerno. Perciò, il cda lo ha invitato a fare un sopralluogo all'aerostazione prima di chiudere l'accordo. Il professore del Politecnico partenopeo non rivestirà, però, l'incarico di amministratore delegato ma sarà inquadrato come direttore tecnico, con un contratto a progetto. Almeno per i primi mesi di attività, successivamente, a seconda di come sarà attuato il piano di sviluppo dello scalo (comprensivo dell'allungamento della pista), il rapporto contrattuale potrà anche cambiare forma.

In ogni caso, l'arrivo di Gabriele Renzulli resta ancora una incognita. Sembra, infatti, che se il cda della spa si è ritrovato concorde sul nome del docente universitario, tra i membri del consorzio di gestione non c'è la stessa unanimità. C'è qualcuno che spera ancora in un dietrofront di Maurizio Foschi. Come il presidente della Camera di Commercio di Salerno, Augusto Strianese, che ha sponsorizzato l'ex amministratore delegato anche quando i rapporti con il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, non erano idilliaci. Tanto che, ad agosto scorso, un accordo trasversale tra Palazzo Sant'Agostino e Comune di Salerno che ancora vantava i suoi rappresentanti sia nella società che nel consorzio di gestione) portò a Salerno Michele Amendola.

Qualche mese più tardi, dopo il mancato rinnovo della convenzione con Air-Dolimiti, anche Amendola fu costretto a dare le dimissioni. Del resto erano mutati gli assetti politici: Strianese aveva rotto definitivamente con De Luca, l'ex presidente del consorzio Ernesto Sica (Pdl) era stato travolto dallo scandalo giudiziario della P3, e, complice una cena estiva tra il presidente dell'ente camerale e Edmondo Cirielli, fu sigillato l'inizio dell'era di Maurizio Foschi. Le dimissioni dell'ex amministratore delegato, già direttore dello scalo di Fiumicino, quando a Salerno era arrivata l'Alitalia, hanno lasciato tutti col fiato sospeso. E hanno costretto i vertici societari a coprire il vuoto lasciato da Foschi.

Ecco allora spuntare il nome di Renzulli, di cui si è discusso anche lunedì pomeriggio durante la giunta della Camera di Commercio. E se ne discuterà anche stamattina a Palazzo Sant'Agostino, dove è stato convocato il consiglio di amministrazione della società aeroportuale. Se passa il nome di Renzulli, allora spetterà al cda del consorzio di gestione ratificare l'accordo e portare il docente universitario a Salerno. Intanto, i nuovi scossoni all’interno dell’aeroporto, dopo le dimissioni di Foschi, hanno fatto da assist al Pd. Tanto che, domani mattina, la segretaria provinciale dei democratici salernitani ha indetto una conferenza per rimarcare «il fallimento» del Pdl nella gestione dello scalo salernitano. Non è la prima volta che il Pd entra a gamba tesa in uno scontro interno al Pdl e alla Camera di Commercio sulla vicenda dello scalo. C’è da scommettere che questo sarà uno dei capitoli più infuocati della prossima campagna elettorale per il Comune di Salerno.
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Re: [TOPIC UFFICIALE] Corriere del Mezzogiorno

Messaggioda asessa » 20 maggio 2011, 13:02

Uhm ci risiamo ? :roll:

LA BATTAGLIA POLITICA
Aeroporto, la Provincia insiste:
vuole un altro posto nel cda
L'ente camerale si oppone alla nuova richiesta ma l’incarico serve per il rimpasto a Palazzo Sant’Agostino


Guido Arzano presidente camera di commercio con il suo vice Antonio Ilardi

SALERNO — Adesso che all’aeroporto di Salerno sembra filare tutto liscio, con le tratte di Alitalia che tengono bene e con l’avvio dei nuovi collegamenti con alcune città europee, come un anatema sullo scalo salernitano si abbatte un’altra tempesta. Politica, ovviamente, e legata a posizionamenti interni. Uno scontro che possiede tutte le caratteristiche per mettere in bilico anche quella vecchia intesa raggiunta faticosamente dal presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, e dall’ex presidente della Camera di Commercio, Augusto Strianese, per espellere il Comune di Salerno dalla governance dello scalo e rilanciare l’aerostazione con l’arrivo della compagnia di bandiera. Stavolta è il deputato ad alzare il tiro. Soprattutto ora che si appresta a mettere in atto il primo rimpasto nell’esecutivo di Palazzo Sant’Agostino. Qualche assessore sarà costretto a lasciare la delega. E per il componente dell’esecutivo escluso il nuovo incarico potrebbe arrivare proprio da quel posto rivendicato all’interno della società di gestione dell’aerostazione. Infatti, nel cda della spa Aeroporto di Salerno c’è un posto libero. Quello lasciato dall’ex amministratore delegato, Maurizio Foschi, più di due mesi fa e non ancora rimpiazzato.

Per individuare il nuovo direttore tecnico, la società ha bandito una manifestazione di interesse pubblico (di cui ancora non si conoscono gli esiti). Ma per affidare l’incarico di consigliere d’amministrazione non c’è bisogno di un bando pubblico. Ma di una semplice richiesta. Come quella che sembra abbia avanzato il presidente della Provincia. Cirielli aspira a conquistare anche la quarta postazione nel consiglio di amministrazione. Oltre all’ex assessore al Contenzioso, Adriano Bellacosa, consigliere Antonio Anastasio (che regge la vicepresidenza della società) e presidente dell’Autorità portuale, Andrea Annunziata (voluto sempre dalla Provincia anche se l’ex sottosegretario del governo Prodi ha sempre dichiarato di essere tecnico e non politico), adesso il deputato del Pdl cerca il poker.

Trasferendo qualche ex assessore (tra l’altro già individuato) nel cda della società dello scalo. E lasciando così alla Camera di Commercio la presidenza, già affidata da tempo a Carmine Maiese. L’ente camerale però ha risposto picche. E sembra assolutamente non propenso ad accettare la richiesta di Cirielli. La nuova giunta della Camera di Commercio, guidata dal leader dei commercianti Guido Arzano, non ha deliberato ancora nessun rifiuto formale.

Anche perché la proposta del parlamentare, avanzata circa otto giorni fa, è stata assolutamente informale. Al momento amichevole. Ma durante una riunione di «pre-giunta», i nuovi componenti dell’esecutivo dell’ente di via Roma hanno categoricamente escluso che la proposta di Cirielli possa essere accolta. Si apre così il primo squarcio in un’alleanza che, almeno a dicembre scorso, sembrava avesse messo fine alle querelle politiche nate sulla gestione dell’aeroporto. E il gran rifiuto darebbe così anche adito a quell’ala vicino al presidente della Provincia che ritiene che l’arrivo di Arzano all’ente camerale possa rimettere in gioco De Luca. Ora con Cirielli, da un lato, che insiste nella sua richiesta, e la Camera di Commercio dall’altro, che non mostra nessun segno di cedimento, si rischia una nuova battaglia. Soprattutto se, nella prossima seduta di giunta camerale, l’argomento dovrebbe essere messo tra i punti all’ordine del giorno.
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Re: [TOPIC UFFICIALE] Corriere del Mezzogiorno

Messaggioda asessa » 20 maggio 2011, 13:16

Cirielli: Provincia, la giunta non cambia
«Andria nel cda aeroporto? L’ente camerale lo vuole».
Poi attacca gli intellettuali: «Asserviti al potere»


SALERNO — «Più che un problema di classe dirigente di centrodestra inesistente c’è il problema di una classe intellettuale asservita al potere» . E’ netta ed aspra la replica del presidente della Provincia Edmondo Cirielli alle osservazioni mosse al Pdl dai docenti universitari Aurelio Musi e Giuseppe Cacciatore, secondo cui il centrodestra soffrirebbe una cronica mancanza di classe dirigente. «Da due persone che si definiscono intellettuali mi sembrano critiche banali — insiste il presidente della commissione Difesa alla Camera — il dato elettorale del capoluogo parla da sé: io non sono solito fare come gli intellettuali di sinistra, pronti a disprezzare la gente quando non votano in conformità ai loro desideri».

Ma davvero è mancato un progetto del centrodestra per uno sviluppo diverso della città di Salerno?
«Mi sembra evidente come questi intellettuali non hanno mai ascoltato Anna Ferrazzano, professionista di prim’ordine e competente sul piano politico. La proposta c’era, forse poco veicolata anche a causa di un sistema di potere dal grande potere condizionante. Quanto alla classe dirigente li sfido a dirmi quale è quella che può vantare il Pd. I Ds e la Margherita potevano vantare una classe dirigente, ma in questi anni si è provveduto a liquidarla. I dirigenti quarantenni del Pdl dimostrano, invece, capacità e valenza».

Eppure i risultati non sono stati particolarmente gratificanti nel capoluogo.
«Il Pdl a Salerno raddoppia i voti rispetto alle comunali del 2006 e passa da tre ad otto consiglieri: mi sembra evidente che molti parlano senza conosce fatti e persone. A tutti, poi, ricordo che Salerno per quanto importante rappresenta solo un decimo della realtà provinciale. Su Salerno, infine, c’è da dire che siamo di fronte al fenomeno di una persona che rifiuta ogni etichetta di partito. Il Pd, invece, dove si presenta con il proprio simbolo non arriva al ballottaggio, anche il città che governava come Napoli e Nocera. Il risultato elettorale dei democratici in Campania è semplicemente devastante».

Giovedì Manlio Torquato ha incontrato De Luca per concordare il suo intervento nella campagna elettorale a Nocera Inferiore.
«Questo è l’elemento che dimostra come l’indipendenza di Torquato era solo un bluff. Torquato già aveva incassato il sostegno di De Mita, di Bocchino, ora quello di De Luca: è chiaro che pur di raggiungere il potere è disposto ad ogni compromesso. Io sono stato criticato perché ho preso parte alla campagna elettorale a Nocera Inferiore, in quella che è la mia città, eppure qui c’è chi pur di diventare sindaco è pronto ad andare con il cappello in mano da De Luca, un sindaco che viene dall’esperienza del partito comunista. Ed a farlo è uno che viene dal Msi e da An».

Archiviata la campagna elettorale sarà possibile riprendere un più sereno dialogo tra istituzioni?
«Noi non abbiamo mai abbandonato la via del dialogo istituzionale, ho sempre dato la mia piena disponibilità a confrontarmi con tutti i sindaci della provincia, ad iniziare da quello del capoluogo: forse è stato lui in queste settimane ad essere troppo impegnato con la campagna elettorale».

Da più parti si parla di rimpasti e modifiche nell’organigramma del Pdl e dell’amministrazione provinciale, sono voci fondate?
«Nessun rimpasto, sono contento dei risultati che abbiamo ottenuti in questi mesi di lavoro. Il nostro esecutivo non cambierà, anzi continuerà a operare come ha fatto fino a questo momento. Con grande capacità, con assoluta professionalità, con spirito di dedizione al territorio».

Ed allora perchè la Provincia ha chiesto un ulteriore posto nel consiglio di amministrazione dell’aeroporto?
«Non abbiamo avanzato alcuna richiesta, la Provincia ha la giusta rappresentanza in seno al cda dell’aeroporto. Dalla Camera di Commercio piuttosto è arrivata la richiesta di sostituire Strianese con Generoso Andria, ma in virtù delle sue qualità professionali, non in veste di rappresentante dell’amministrazione provinciale»
.
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Re: [TOPIC UFFICIALE] Corriere del Mezzogiorno

Messaggioda fradon » 23 maggio 2011, 12:35

Una base militare a Pontecagnano,
l'ok di Cirielli al progetto Aermacchi
La storica industria aeronautica chiede disponibilità
allo scalo. Camera di Commercio contro l'iniziativa,
il piano sostenuto dal governo sarà discusso dal cda

Edmondo Cirielli

SALERNO - L’Alenia Aermacchi ha presentato al ministero della Difesa il progetto per realizzare una base militare nell’aerostazione di Pontecagnano. Il piano ha anche il placet del presidente della Provincia, il deputato del Pdl Edmondo Cirielli che è anche presidente della commissione Difesa della Camera. Ma l’idea non sembra piacere ai vertici della Camera di Commercio, presieduta da Guido Arzano e dal vice Antonio Ilardi. La riunione del consorzio aeroportuale dovrà pronunciarsi sulla proposta, anche se l’ultima parola spetterà all’assemblea dei soci dell’aeroporto. Il secondo motivo di scontro tra la Provincia e la Camera di Commercio di Salerno, sulla gestione dell’aeroporto (il primo è la quarta nomina nel cda della società avanzata da Edmondo Cirielli) lo fornisce l’Alenia Aermacchi spa. L’industria aeronautica, più conosciuta al mondo per aver realizzato durante la prima guerra mondiale un famoso caccia (il francese Nieuport Type 11 Bebè), cerca uno spazio nello scalo di Pontecagnano.

Già individuato nell’area limitrofa alla pista, occupata attualmente dai paracadutisti e dai carabinieri. Per realizzare una base militare, come quella esistente trenta anni fa. Quando dall’aerostazione decollavano solo aerei militari e i voli commerciali erano solo un sogno che si sarebbe realizzato tre decenni dopo. Adesso, però, c’è il presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, che, dopo aver sponsorizzato Alitalia, preme per portare a Salerno l’Alenia Aermacchi. Sembra già che il deputato Pdl abbia un’intesa con il ministero della Difesa. E quindi la proposta, avallata anche Roma, è destinata ad arrivare sulla scrivania del consorzio di gestione dello scalo salernitano. In tempi brevi.

Infatti, stamattina, l’unico punto all’ordine del giorno discusso dal cda del consorzio è appunto la proposta di Cirielli sull’insediamento dell’industria aeronautica nello scalo di Salerno. La Camera di Commercio, però, sembra già mettersi di traverso. Venerdì scorso, la giunta camerale ha preso all’unanimità la decisione di bocciare l’iniziativa del presidente della commissione parlamentare alla Difesa. E lo ha fatto senza indugi. Per un unico motivo, che assomiglia più ad un timore che ad una giustificazione: non rischiare di fare dell’aeroporto di Salerno il doppione dello scalo di Trapani, chiuso ai voli commerciali da quando l’Italia ha deciso di seguire le direttive della Nato e di partecipare direttamente ai bombardamenti sulla Libia.

Nel cda del consorzio, la partita sulla disputa si giocherà ad armi pari. Con due rappresentanti di Cirielli da un lato (Giovanni Romano e Pino Salvioli) e altrettanti dell’ente camerale dell’altro Guido Arzano e Luigi Scorziello). Dal momento che il posto lasciato vuoto dall’ex Augusto Strianese non è stato ancora occupato. Alla fine, però, la decisione spetterà all’assemblea dei soci. Perché accettare la proposta di Cirielli e della Aermacchi significa modificare lo statuto della società: improntato allo sviluppo economico e turistico. Non militare.

Angela Cappetta
23 maggio 2011
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Re: [TOPIC UFFICIALE] Corriere del Mezzogiorno

Messaggioda fradon » 25 maggio 2011, 11:59

L'OPIFICIO DOVEVA ESSERE COSTRUITO IN LIBIA
Pontecagnano, Alenia costruirà
gli aerei per le Frecce Tricolori
La società ha già avanzato formale richiesta al ministero della Difesa. Cirielli: da Caldoro i soldi per la pista

Le Frecce tricolori

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Romano: non ci sarà base
Cirielli: ok a Aermacchi
SALERNO — Sessanta aerei militari, alcuni dei quali destinati alle Frecce Tricolori, saranno assemblati nell’opificio che l’Alenia Aermacchi, la società del gruppo Finmeccanica, ha deciso di realizzare all’interno dell’aeroporto di Pontecagnano. La società ha già avanzato formale richiesta al ministero della Difesa, che attende soltanto il via libera dagli enti locali che controllano lo scalo, per avviare la costruzione dello stabilimento. «L’impianto industriale sarà di mille metri quadrati — ha rivelato il presidente della Provincia Edmondo Cirielli, che è anche a capo della commissione Difesa della Camera — e non occuperà spazi che attualmente sono destinati all’aviazione civile. Decideremo noi l’area, in assoluta autonomia. Questa non è solo una grande occasione per accelerare le procedure di ampliamento dello scalo, ma anche una chance per portare nel Salernitano una grande industria aeronautica che costruirà velivoli a reazione. Questa non è solo una occasione occupazionale per i nostri giovani laureati, circa 150 tecnici altamente specializzati soprattutto ingegneri, ma anche l’avvio di una collaborazione con l’Università. Senza dimenticare l’indotto che una operazione come questa riesce ad a garantire» .

Il progetto per gli aerei a reazione è stato dirottato a Salerno dopo l’inizio della guerra in Libia. Perché proprio il Paese del rais doveva ospitare la fabbrica dell’Alenia Aermacchi ed acquistare una metà dei velivoli prodotti. Iniziato il conflitto militare, la commessa resta in piedi ma diventa tutta italiana. Ed inoltre, con il trasferimento allo scalo Salerno-Costa d’Amalfi", nel quale Cirielli ha avuto un ruolo determinante, sarà stanziati dalla Regione i sessanta milioni necessari per l’ampliamento della pista e l’ammodernamento della torre di controllo.

«Il presidente Caldoro ha dimostrato ancora una volta forte attenzione nei confronti della provincia di Salerno — insiste Cirielli — e ci ha confermato il finanziamento di circa 60 milioni di euro per completare lo scalo. Questo ci permetterà di avere una pista adeguata non solo ai voli civili ma anche alle prove che dovranno essere fatte per gli aerei militari. Siamo riusciti a superare una concorrenza che pur si era fatta avanti per ottenere questo impianto industriale. C’erano ipotesi legate all’aeroporto di Torino, ma anche Capodichino poteva rappresentare un’alternativa. Pontecagnano diventerà base militare? Non c’è niente di vero in questo, qualcuno ha forse tentato di mettere in giro ad arte questa ipotesi per cercare di far saltare l’operazione. Che invece resta. Ed anche la Camera di Commercio, che non era ancora pienamente informata della prospettiva legata al progetto Alenia Aermacchi, ora ha dato il via libera alla prosecuzione della trattativa. Certo, la sicurezza dello scalo dovrà essere potenziata, ma di certo non siamo a livelli presidio continuo di una base militare».

Ad eccezione dei tempi per la realizzazione dell’opificio, la sola commessa del ministero della Difesa avrà una durata di almeno otto anni. Ogni aereo sarà assemblato in 45 giorni, poi scatterà la fase di prova tecnica dell’aeromobile con tre voli di diversa durata nell’ambito di una settimana. Lo scalo, inoltre, dovrà essere dotato di un sistema radar capace di seguire il volo, durante le prove tecniche, di questi aerei a reazione.

Angela Cappetta
25 maggio 2011

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Re: [TOPIC UFFICIALE] Corriere del Mezzogiorno

Messaggioda fradon » 25 maggio 2011, 12:04

Romano: «Non ci sarà la base
militare dentro l’aerostazione»
Il presidente del consorzio di gestione dello scalo chiude all'ipotesi: «Solo sviluppo con uno spazio per l'Alenia»


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Una base militare a Pontecagnano, l'ok di Cirielli
SALERNO - «Non ci sarà nessuna base militare. Né un’attività militare di voli, ma solo una possibile attività industriale che non interferisce assolutamente con l’operatività dell’aeroporto civile» . Il presidente del consorzio di gestione dello scalo di Pontecagnano, Giovanni Romano, smentisce che l’aerostazione possa diventare una base militare, così come invece teme la Camera di Commercio di Salerno. Che, già nella giunta di venerdì scorso, aveva posto il veto alla proposta del presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, di concedere uno spazio dell’aerostazione all’Alenia Aermacchi, l’azienda che costruisce aerei per il Ministero della Difesa. «L’Alenia -aggiunge Romano -ha solo chiesto di avere uno spazio per l’assemblaggio di alcune parti degli aerei militari. Come, del resto, fa già a Capodichino. Ma niente di più. Anzi, se l’accordo dovesse andare in porto, per la provincia di Salerno sarebbe un’occasione importante. Perché lo scalo sarebbe inserito nella filiera dell’aerospazio, che tira tantissimo soprattutto livello occupazionale. Infatti, se a Salerno dovesse arrivare Alenia sono previsti almeno cento posti di lavoro» .

Le stesse rassicurazioni, Giovanni Romano le ha espresse ai componenti del cda del consorzio di gestione dello scalo, riunitosi ieri mattina nella sede di via Roma della Camera di Commercio. L’assessore regionale all’Ambiente ha anche garantito che, ad accordo concluso, gli aerei realizzati dall’Alenia si alzeranno in volo, per prova, solo due o massimo tre volte al mese. Senza interrompere le attività dei voli di Alitalia. Perciò, ieri mattina, anche i rappresentanti dell’ente camerale (il presidente Guido Arzano e il consigliere Luigi Scorziello) hanno acconsentito, senza batter ciglio, di dare mandato allo stesso Romano e al presidente di Palazzo Sant’Agostino per avviare la fase di approfondimento sull’attività che l’industria aeronautica vuole insediare a Salerno. I vertici dell’Alenia Aermacchi dovranno cioè ribadire al consorzio di gestione dello scalo di voler unicamente mettere su a Salerno una attività industriale. Specificando il tipo di assemblaggio, il tipo di velivoli da produrre e i voli di prova previsti durante le varie fasi di rodaggio. «Vogliamo solo capire che tipo di progetto è, perché non lo conosciamo -replica il presidente dell’ente camerale, Guido Arzano -poi toccherà all’assemblea dei soci decidere» . Qualora la proposta dovesse passare, l’intesa con il Ministero della Difesa, di cui Edmondo Cirielli si è fatto portavoce (essendo tra l’altro presidente della commissione parlamentare della Difesa), è già pronta per essere sottoscritta. tempi per sciogliere i nodi e spazzare via i dubbi dell’ente camerale si prospettano brevi. Tutti sono già al lavoro.

Angela Cappetta
24 maggio 2011

http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... 5647.shtml


all'aeroporto salerno costa d'amalfi
Le chiedono di aprire la borsa
e Naomi s’infuria all’aeroporto
Scatto d'ira alla richiesta di una dipendente della dogana.
La Campbell chiede e ottiene la lettera di scuse dallo scalo

Naomi Campbell con il sindaco di Bellizzi, Salvioli

SALERNO - Nel 2008, all’aeroporto londinese di Heathrow, per aver insultato verbalmente un dipendente, Naomi Campbell fu condannata a duecento ore di lavori forzati. All’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi, invece, dove è arrivata nel week-end per poi raggiungere Capri, la Venere nera è rimasta molto infastidita dalla richiesta di una dipendente della dogana che l’ha invitata ad aprire la borsa. Naomi è andata su tutte le furie. Ha tirato via la borsa per poi correre in fretta al porto di Salerno, dove si è imbarcata per la sua vacanza fra Li Galli e Capri. Non prima, però, di aver avuto un colloquio con il direttore dello scalo che ha cercato di spiegarle, inutilmente, l’obbligatorietà dei controlli richiesti alla dogana. L’affronto, però, Naomi non l’ha proprio digerito e ha inviato subito una lettera al sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. Nella quale ha scritto di aver ricevuto un’accoglienza di «cattivo gusto».

Nonostante la Venere nera avesse accolto il dono dispensando a iosa «beautiful» e «wonderful». Neanche le rose e le mozzarelle, che le aveva donato il sindaco di Bellizzi Pino Salvioli (che divide a metà con Pontecagnano la territorialità dell’aeroporto), hanno fatto desistere la star delle passerelle dal rivolgersi al primo cittadino di Salerno per ottenere «giustizia» . La top era talmente infuriata che, quando si è trattatto di passare il controllo della dogana, non ha aperto la sua borsa personale come le era stato chiesto, dimenticandosi sul bancone i regali ricevuti dell’amministrazione comunale di Bellizzi e dai vertici dello scalo.

La diva, chiacchieratissima per i suoi ormai famosi attacchi d’ira, ha comunque, alla fine della sua vacanza campana, ottenuto a Salerno una lettera di scuse firmata dalla dirigenza dell’aeroporto. Che le è stata consegnata ieri pomeriggio, quando alle 18 è arrivata a bordo di una Mercedes dai vetri scuri per riprendere un aereo privato che l’avrebbe portata lontano dalla Campania con la sua compagnia, capeggiata da Leonardo Di Caprio. La Venere nera ha attraversato il varco di sicurezza, con tanto di bagaglio seguito (non controllato) ed e poi è salita sul bus che l’ha accompagnata fino all’aereo. Volando via con la sua lettera di scuse. Chissà se leggerà mai...

Angela Cappetta
25 maggio 2011

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Re: [TOPIC UFFICIALE] Corriere del Mezzogiorno

Messaggioda asessa » 25 maggio 2011, 12:23

ahahah la stessa giornalista si contraddice in due giorni ahahah bellissimo
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Re: [TOPIC UFFICIALE] Corriere del Mezzogiorno

Messaggioda asessa » 23 settembre 2011, 9:52

Alitalia dice addio allo scalo di Salerno, Già cancellati i voli per Fiumicino
Da novembre annullati anche quelli per Malpensa,
l'idillio annunciato solo un anno fa sembra già finito


SALERNO — Addio Alitalia. L'idillio tra l'aeroporto di Salerno e la compagnia di bandiera, annunciato in pompa magna nel dicembre scorso, è durato appena un anno. Così come del resto era stato stabilito nella convenzione sponsorizzata dal presidente della Provincia Edmondo Cirielli. Con la speranza, però, all'epoca, di avviare un rapporto più duraturo. Oggi, invece, sembra non esserci nessuna possibilità di rinnovare quella convenzione. La tratta su Roma Fiumicino è stata cancellata ufficialmente, così come chiesto dalla compagnia di bandiera. Dal prossimo 1 ottobre l'unico collegamento che resta è quello con Milano Malpensa. Ma solo fino a fine novembre. Perché poi Alitalia lascerà lo scalo. Sembra che proseguire nell'intesa costi troppo. Tre milioni di euro solo per due tratte al giorno sul capoluogo lombardo (750mila euro in meno rispetto alla precedente convenzione), con lo stesso bimotore da 30 posti e senza nessun'altro collegamento.

La proposta appare inaccettabile, vista anche la situazione economica in cui versa la società aeroportuale. I comuni, soci del consorzio, non hanno ancora versato le proprie quote. Nonostante le procedure di decreti ingiuntivi già avviate da tempo. Gli unici enti pubblici in regola con i pagamenti sono la Camera di Commercio e la Provincia di Salerno. Per il resto c'è ancora da recuperare 4 milioni e 121 mila euro. Il Comune di Salerno è il socio più moroso, con circa un milione e 400 mila euro da sborsare. Segue a ruota il Comune di Pontecagnano Faiano, che ospita lo scalo, con un arretrato di un milione e 350 mila euro. Il debito degli altri quindici enti pubblici varia tra i 7.500 euro dell'associazione degli industriali e i quasi 397 mila euro del Cstp. Senza calcolare i 209 mila euro e i 50 mila euro che i Comuni di Battipaglia e Giffoni Valle Piana, rispettivamente, devono versare nelle casse consortili, nonostante abbiano deliberato mesi fa di uscire dal consorzio. Nonostante ciò, però, si pensa al futuro. E soprattutto a come ammortizzare i costi.

Ieri mattina, il consiglio della Camera di Commercio di Salerno ha approvato all'unanimità la proposta di trasformare il consorzio di gestione in una società consortile per azioni. Con un unico cda (i cui membri saranno la metà rispetto agli attuali) e un direttore tecnico che sia meno costoso rispetto ai precedenti Michele Amendola e Maurizio Foschi. La proposta di trasformazione societaria dovrà essere sottoposta al vaglio dell'assemblea. Prima però dovrà passare per il cda del consorzio di gestione, fissato per il prossimo 28 settembre, che a sua volta convocherà l'assemblea. Nonostante un primo parere positivo espresso dalla Provincia, sembra ora che qualcuno a Palazzo Sant'Agostino abbia cominciato a storcere il naso. Per quanto riguarda, invece, il direttore tecnico, sembra che un esperto «economico» sia stato individuato, ma il nome resta ancora top secret. «Sono stati fatti molti errori: tutti condizionati dalla politica - ha detto ieri Andrea Prete - l'aeroporto deve essere gestito dalle forze economiche e non dalla politica che fa solo annunci. La Camera di Commercio deve avere la maggioranza all'interno della spa». Si ricomincia tutto daccapo.
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Re: [TOPIC UFFICIALE] Corriere del Mezzogiorno

Messaggioda tahcniolos » 23 settembre 2011, 13:04

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Re: [TOPIC UFFICIALE] Corriere del Mezzogiorno

Messaggioda asessa » 5 novembre 2011, 8:54

Aeroporto Salerno, progetto da 36 milioni
ma i contributi regionali sono in forse
Ma nè la Regione Campania nè il Governo finanziano
Alitalia debitrice di 800mila euro e i soci non pagano
Un aereo in fase di decollo

Un aereo in fase di decollo

SALERNO - Nel Por 2007-2013 della Regione Campania non c'è traccia dell'aeroporto di Salerno. Né dei fondi necessari per il progetto di sviluppo dello scalo e per il completamento della pista. E tutto questo mentre l'Alitalia vanta un debito di 800 mila euro sui quattro milioni e mezzo pattuiti a dicembre scorso. La società Aeroporto di Salerno spa, che chiuderà il bilancio di esercizio 2011 con due milioni e centomila euro mancanti, dovrebbe subire l'ennesima ricapitalizzazione per un milione e 33 mila euro. I soci del consorzio continuano a non pagare le rispettive quote, eccezion fatta per la Camera di Commercio e per la Provincia di Salerno, che hanno deciso di accollarsi anche parte del debito verso Alitalia. Per il rinnovo del contratto, in scadenza a fine novembre, fino al 31 marzo prossimo, Alitalia ha chiesto un ulteriore milione di euro. E, infine, c'è da pensare alla stagione estiva e a chiudere un contratto con un altro vettore, diverso dalla compagnia di bandiera, che dovrebbe gestire l'offerta turistica dell'estate 2012.

Il rischio, insomma, è di perdere ancora una volta i contributi regionali, così come è successo qualche anno fa con i 49 milioni di euro stanziati in una intesa istituzionale di programma del 2001, firmata da Berlusconi, Lunardi e Bassolino, e rientranti nei quasi due miliardi previsti per riorganizzare il sistema aeroportuale campano. A quella intesa non è mai seguito un atto formale e i 49 milioni sono andati perduti. All'epoca, però, l'aeroporto di Salerno non aveva un suo progetto tecnico. Adesso il preliminare c'è. Il presidente della società, Carmine Maiese, lo ha presentato anche a Palazzo Santa Lucia. Ma da Napoli non è arrivata nessuna risposta. Il problema sarebbe legato al blocco dei fondi che il Governo dovrebbe erogare alle Regioni e al fatto che il ministro Giulio Tremonti non abbia dato corso ad una delibera del Cipe, ha spiegato ieri mattina il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, alla delegazione della Camera di Commercio, formata dal presidente Guido Arzano, dal vice Antonio Ilardi e dal consigliere Enrico Bottiglieri. Ma il deputato è d'accordo nel sollecitare la Regione. «Ovviamente - ha detto - si continuerà ad agire sulla Regione e il Governo nazionale affinché gli importanti finanziamenti promessi per rilanciare lo scalo siano stanziati tempestivamente».

Il progetto, da 36 milioni, inviato alla Regione è stato spedito anche all'Enac. L'ente nazionale per l'aviazione civile si è mostrato disponibile a finanziare almeno 24 milioni. I restanti dodici dovranno però essere reperiti altrove e, soprattutto, si dovrà indicare con certezza la provenienza. A questo punto, allora, l'intervento di Palazzo Santa Lucia diventerebbe fondamentale. E sembra che il presidente Cirielli non abbia nessuna intenzione di rinunciare al contributo regionale. E sul punto si è mostrato anche ottimista. Tutto però dipende dalle decisioni regionali sull'aeroporto di Grazzanise. Lo scalo casertano, inserito nelle opere strategiche finanziate dall'Europa con Antonio Bassolino, sembra invece non avere più lo stesso futuro adesso che alla guida della Regione c'è Stefano Caldoro. Molto probabilmente lo scalo di Grazzanise non aprirà mai. E a quel punto i fondi regionali dovrebbero essere dirottati sullo scalo salernitano. Il condizionale, però, resta sempre obbligatorio.
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