da asessa » 29 ottobre 2008, 14:04
29/10/2008
L’annuncio del presidente al convegno Cgil. Villani: «La gestione della struttura alla Gesac? Ci vuole una gara»
Augusto Strianese intende lasciare la presidenza dell’aeroporto â€Costa d’Amalfi†subito dopo l’affidamento della gestione ai privati (non un minuto prima, dunque, ndr). L’annuncio arriva durante il convegno della Cgil su infrastrutture e mobilità . Nel salone Genovesi della sua Camera di commercio, Strianese fa la prima uscita pubblica dopo la malattia: saluta i presenti e si toglie qualche sassolino dalla scarpa, rispondendo alle critiche recenti sull’offerta dei voli e sul futuro dello scalo. Il discorso comprende un’orgogliosa rivendicazione che parte da lontano. «Fui eletto presidente dell'associazione industriali nel 1986 - ricostruisce Strianese - e posso dire che da 22 anni parliamo di sviluppo e di infrastrutture. Una delle tante incompiute resta l'interporto (di Battipaglia, ndr), per il quale non è stata posata nemmeno la prima pietra. L'aeroporto rappresenta una delle poche opere concluse e avviate. E non chiuderà tanto facilmente. Le difficoltà non mancano, ma la gestione funziona e si dà da fare. Il problema, piuttosto, è mettersi intorno a un tavolo e decidere tutti insieme che vogliamo fare da grandi. L’aeroporto non è un gioco ma un’infrastruttura che merita l’attenzione di tutti». Il presidente ricorda gli obiettivi e gli impegni del gruppo dirigente. «Le cose più importanti erano quattro», annota ed elenca: «Finire i lavori, ottenere la concessione, aprire l’impianto e privatizzarlo. Le prime tre cose sono state fatte, anche se sulla concessione dell’Enac mancano ancora le firme dei ministri Tremonti e Matteoli. Ora dobbiamo privatizzare, dopodiché i compiti di questo consiglio di amministrazione cesseranno. Io sono per la privatizzazione. Quando verrà ufficializzata, il giorno stesso consegnerò le mie dimissioni». Tempi? «Spero entro l’anno... Almeno avere il consenso di tutti. Poi ci vuole una gara, ma non ci vuole molto a fare una gara». In effetti, la gestione è la partita grossa dei prossimi mesi per lo scalo di Pontecagnano. La Regione vorrebbe aprire a Gesac, società che opera a Napoli. L’idea piace alla Cgil: «Ormai - argomenta il segretario Mario Salsano - Capodichino è saturo, perciò serve una gestione unica per l’intero sistema aeroportuale campano con Napoli, Pontecagnano e Grazzanise. Gesac possiede il bagaglio tecnico necessario». Più sfumato Angelo Villani, presidente della Provincia: «Sarebbe auspicabile una gestione unica regionale, ma ci sarebbero ostacoli giuridici perché bisogna fare una gara. Se poi i problemi giuridici non ci sono, io ho la mente aperta». Al convegno, però, si parla anche di altro. Villani chiede un patto nazionale governo-enti locali per le infrastrutture nel Mezzogiorno. Agostino Gallozzi, presidente di Confindustria Salerno, rilancia l’allarme sugli investimenti necessari per aumentare la profondità dei fondali e allargare l’imboccatura del porto: «Bisogna fare questi lavoro - avverte - altrimenti perderemo le grandi navi commerciali e ci saranno problemi per il traffico crocieristico, proprio mentre si parla tanto di stazione marittima e sviluppo turistico». Vito Luciano, segretario del sindacato trasporti Filt-Cgil, fa un accenno all’ipotesi di costruire un porto-isola: «Progetto faraonico. Se e quando si realizzerà , nessuno è in grado di dirlo. Ad oggi, nemmeno il più autorevole politico o amministratore locale è in grado di garantirlo». Ai lavori sono intervenuti, fra gli altri, Giovanni Sannino (segretario regionale degli edili Fillea-Cgil) e Luciano Conforti (assessore comunale di Salerno).
Antonio Sessa - Presidente Associazione FlySalerno