da asessa » 14 novembre 2008, 14:33
14/11/2008
«Aeroporto? No, De Luca vuole la Camera di Commercio»
Antonio Dattolo sotituisce Franco Giorgetti. Arriva il nuovo direttore dell’aeroporto di Salerno e De Luca s'arrabbia. Basta muovere una foglia che il sindaco non voglia e accade il putiferio. Si stipula un contratto con un nuovo direttore dell'aeroporto (Giorgetti - l'attuale - se ne va a fine anno) e scatta la diffida: «Non modificate gli attuali assetti di responsabilità all'interno dell'aeroporto» scrivono De Luca e Villani al presidente Strianese. E, già che ci sono, chiedono di spingere sull'acceleratore della privatizzazione andando verso i bandi. Augusto Strianese dice di non aver voce. Prende della Borocillina per schiarirsela, ma il groppo in gola rimane lo stesso. Allora su un foglio di carta scrive. Due cifre: 13 e 40. Poi prende fiato e parla. «Vede questi due numeri? Sono le cifre che dicono tutto. La Camera di Commercio nel Consorzio Aeroporto ha il 40 per cento, il comune di Salerno ha 13 per cento». Quindi? «Quindi De Luca vuole il 53 per cento. Si vuole pigliare la Camera di Commercio». E l'aeroporto? «E con la Camera di Commercio anche l'aeroporto». Augusto Strianese parla mentre il tourbillon della Borsa archeologica si svolge attorno al presidente della Regione Antonio Bassolino. Alle 15 è Villani che, a bordo piscina dell’Ariston, si intrattiene con il governatore. Si parla di tutto ma anche del caso aeroporto. Sotto l'occhio vigile del vice presidente del Consorzio Mimmo Volpe. Arriva Strianese e Villani spiega, alzando le mani: «Augu' non ce l'ho con te, quella non era una diffida». Presidente Strianese, la vogliono cacciare? «Ma prima devono pagare i debiti. Anzi il comune di Salerno deve pagare almeno un milione». Ha mandato gli atti ingiuntivi? «Solo una lettera, per ora». Non c'entra la privatizzazione, la Gesac e Bassolino? «Non è un mistero che io voglia una società in joint venture con Gesac e gli spagnoli di Ferrotel. Gli altri, che per ora sono in minoranza si mettessero al lavoro. Serve unità per risolvere i problemi che ci sono, per evitare che questa sia solo una falsa partenza». C'entra allora il voto sul presidente dell'autorità portuale? «Ma lo sa che io ero uscito da poco da un intervento chirurgico?». Avesse potuto votare? «Avrei scelto Annunziata, quello che più s'è adoperato per l'aeroporto». Volpe s'avvicina e suggerisce: «Quella lettera è stata una sciocchezza. E' stata una leggerezza da sprovveduti utilizzare i termini della diffida. Tra l'altro così si diffida un organismo improprio. Il consorzio è il proprietario dell'aeroporto e non la Spa che ha in gestione lo scalo. Quindi prendersela con Strianese è sbagliato». E allora? In questa storia si confondono di nuovo i due piani, quello pubblico e quello privatissimo. Così come accadeva quando De Luca s'inalberava negli anni passati contro i manager degli ospedali che non gli garbavano, ora mette in mora - tirandosi dietro il presidente Villani - chi tocca i suoi uomini: Giorgetti, segnalato da Fossa, che aveva costruito con De Luca il primo rapporto nella gestione dell'aeroporto, doveva andar via solo a fine anno. Quando il Cda presieduto da Del Gais in assenza di Strianese ha stipulato il nuovo contratto con Dattolo, è scoppiata la bufera. Giorgetti non ha voluto accettare di rimanere un minuto di più quando ha saputo di essere stato sostituito, s'è messo in ferie e il rapporto s'è chiuso con un arbitrato davanti all'ufficio del lavoro. Quindi, al ritorno di Strianese a Pontecagnano, è scattata la controffensiva.
Antonio Sessa - Presidente Associazione FlySalerno