[TOPIC UFFICIALE] TvOggi Salerno

[BAe 146]

AEROPORTO COSTA D'AMALFI: SETTEMBRE DECISIVO

Settembre sarà un mese de­cisivo per lo scalo Costa d’Amalfi, perchè si avvia a definizione il percorso del nuovo piano aeroportuale, un progetto a vasto raggio che, come intervento princi­pale, prevede in primo luogo la gara per l’affidamento dei lavori per il prolungamento della pista. Assieme alla gara d’appalto verrà avviata anche quella per la vendi­ta del pacchetto azionario che apparteneva ai Comuni di Salerno, Pontecagnano Faiano e Battipaglia, per un totale di oltre il 30 per cen­to. In attea di conoscere ler decsioni del Governo Monti che in questi giorni sta definendo un piano di tagli che cancelleranno gli scali minori, non sembrano esserci preoccupazioni per l'aeroporto di Salerno. Anzi, in questi giorni, il pre­sidente dell’ente consortile, Fasolino, è atteso a firmare la proroga che potrebbe con­sentire ai voli per Catania di proseguire, oltre la scadenza già fissata per il 2 settembre. Dopo un avvio zoppicante, pare infatti che la linea stia prendendo piede soprattut­to tra i passeggeri business. Nonostante invece, stiano registrando il tutto pieno, come è accaduto sabato e domenica scorsi ma in quasi tutte le partenze del mese di agosto, si pensa di inter­rompere i collegamenti per Olbia che sta funzionando si bene, ma soprattutto come linea turistica. Facile dunque prevedere che con la fine del periodo festivo e vacanziero, il collegamento non registrerà il successo di questo mese di agosto. Settembre potrebbe esere anche il mese per concretizzare il corteggiamento che va avanti da tempo da parte di Ryanair verso il Costa d’Amalfi, con l’inten­zione di trasformarlo in uno degli hub più importanti per i voli low cost, da proporre come scalo verso la Costiera Amalfitana, il Cilento e Na­poli. I primi contatti già nel 2010, ma è stato lo scorso 25 giugno che Colin Casey, direttore commerciale della compagnia irlandese, è usci­to allo scoperto con una lettera invito inviata al presidente del­la società di gestione del Costa d’Amalfi, Carmine Maiese, nella quale ha esplicitamente chiesto un contatto. "Ho identifica­to Salerno e la regione di Amalfi di importanza strategica per il futuro sviluppo in Italia" ha scritto Casey che si è successivamente ala missiva incontrato con il presidente della provincia Edmondo Cirielli.Pur ammettendo che la lunghezza della pista è uno di una serie di ostacoli alla Ryanair per ini­ziare le attività all’aeroporto di Salerno, Ryanair ha mostrato da subito un interesse sincero a discutere di possibili sviluppi e collaborazioni con lo scalo salernitano.

[asessa]

AEROPORTO DI SALERNO: AL VARO LA "WINTER"

Conferma del Salerno - Milano Malpensa, rafforzamento della tratta per Catania ed incremento dei voli su Verona. Sono questi gli obiettivi dei vertici dell’aeroporto di Salerno che si prepara a tirare il bilancio della stagione stiva ma soprattutto a programmare l’attività del trasporto passeggeri per i prossimi mesi, la cosiddetta “Winter”. La collaborazione con SkyBridge Air Ops e con Air Dolomiti ha indubbiamente dato frutti lusinghieri in queste settimane, consentendo alla pista picentina di incrementare il numero di utenti che hanno utilizzato il “Salerno Costa d’Amalfi”. L’estate ha favorito sicuramente le tratte turistiche come quella su Olbia, vera piacevole sorpresa, ma ora l’attenzione è indubbiamente rivolta a consolidare i risultati acquisiti e ad individuare anche nuove rotte La politica dei piccoli passi sta ripagando gli sforzi della società consortile che confida di migliorare i risultati anche nei prossimi mesi. Obiettivo dichiarato quello di confermare la tratta per Malpensa, rafforzare il volo per Catania ed incrementare quello per Verona, portandolo a tre scali settimanali invece dell’attuale solo nel weekend. E mentre l’aeroporto si prepara anche alla sfida invernale per i voli di linea, sullo sfondo c’è anche la vicenda di Ryanair, accusata da Meridiana di ricevere fondi dagli scali italiani per le tratte servite a costi bassissimi. Una situazione che, secondo Meridiana, crea inevitabilmente condizioni di concorrenza sleale e per questo rischia di far scattare sulla compagnia irlandese la procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea. Non è la prima volta il finanziamento delle tratte da parte degli aeroporti italiani alle compagnie aeree richiama l’attenzione di Bruxelles. Ryanair, intanto, attende che anche Salerno adegui la sua pista per consentire ai suoi aeromobili di atterrare a Pontecagnano. Con il nuovo piano aeroporti che prevede una riduzione degli scali in tutta Italia la pista del “Salerno Costa d’Amalfi” assume sempre più importanza nel sistema integrato di trasporto aereo nazionale, a prezioso supporto del congestionato aeroporto di Capodichino.

[BAe 146]

AEROPORTO "COSTA D'AMALFI": PRONTO IL BANDO PER I PRIVATI

Il Consiglio di Amministrazione della società consortile “Consorzio Aeroporto Salerno - Pontecagnano”, riunitosi in data odierna presso la sede della Camera di Commercio di Salerno, ha approvato, coerentemente alla unanime delibera di indirizzo assunta ieri 24 Settembre dall’Assemblea dei Soci, il Bando di Gara finalizzato alla cessione del 65% del capitale sociale della controllata “Aeroporto di Salerno spa”, in modo da consentire l’ingresso nella Società di gestione di un socio privato di maggioranza esperto del Settore aeroportuale. La procedura di evidenza pubblica sarà realizzata in ossequio a quanto prescritto dal D.M. n. 521/97 che disciplina la materia aeroportuale. La decisione assunta rappresenta un punto di svolta per il futuro dell’Aeroporto e consentirà di valorizzare al meglio gli sforzi fin qui profusi per la realizzazione dell’infrastruttura. Il Bando di Gara sarà sollecitamente trasmesso per l’approvazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che dovrà provvedere entro i trenta giorni dal ricevimento.

redazione

[BAe 146]

AEROPORTO DI SALERNO: IL FUTURO E’ DEI PRIVATI

L’aeroporto di Salerno apre ai privati e lo fa attraverso un bando pubblico per la cessione del 65% delle azioni della Aeroporto di Salerno Spa, l’attuale società di gestione dello scalo picentino. La scelta, annunciata qualche settimana fa dai vertici della Camera di Commercio e unanimemente approvata dall’assemblea del soci del consorzio proprietario dell’importante infrastruttura, apre ad un futuro di sicura e solida integrazione con il sistema di trasporto aereo italiano. D'altronde l’aeroporto di Pontecagnano è considerato a giusta ragione come scalo alternativo al congestionato Capodichino che oramai non riesce più a far fronte all’incremento del traffico commerciale e passeggeri. Il bando che apre ai privati passa ora al vaglio del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per l’ok: se tutto sarà a posto sarà pubblicato entro gli ultimi giorni dell’anno in corso ed entro l’estate 2013 potrebbe anche essere definito il nuovo assetto societario. Il consorzio ha ovviamente scelto la strada del rispetto della legge e quindi del bando europeo al quale posso partecipare tutti i soggetti in possesso dei requisiti per la gestione di un aeroporto. Sorprende la posizione evidenziata dalla Gesac, la società di gestione dell’aeroporto di Napoli, che reclama di aver un accordo firmato nel 2001 l’allora governo Prodi per avere sotto la propria direzione anche Pontecagnano. Una opzione respinta dagli attuali vertici dell’aeroporto di Salerno che sono solo titolari di concessione aeroportuale e quindi soggetto con nessun potere decisionale sull’eccezione avanzata. Una situazione incresciosa che potrebbe anche portare la questione sul piano legale: dovesse nel futuro pensare di interferire in qualche maniera con il regolare corso del bando, la Gesac potrebbe invece incorrere nel controproducente scivolone della turbativa d’asta. Uno scenario che andrà sicuramente evitato e che comunque non impedirà ai vertici del “Salerno Costa d’Amalfi” di perseguire lo scopo di rafforzare l’aeroporto e metterlo in condizione di essere definitivamente in rampa di lancio. Insomma un progetto di consolidamento dell’aeroporto di Salerno che stride anche con l’ennesima nomina politica, dell’ennesimo assessore provinciale con competenze anche sullo scalo picentino. L’ennesimo giro di giostra che apre a nuove e sterili polemiche sull’argomento aeroporto di cui francamente non se ne sentiva la necessità quando invece occorrerebbero più serietà, sobrietà e linearità.

[BAe 146]

AEROPORTO DI SALERNO, STRANI RISVEGLI D'INTERESSE

Fa sicuramente un certo effetto vedere la Gesac, la società che gestisce Capodichino, agitarsi per l’aeroporto di Salerno. Un piacevole quanto sospetto ritrovato interesse per lo scalo picentino che trova risalto solo su alcuni organi d’informazione, guarda caso molto più bene informati di altri. La nuova strategia dei vertici del “Salerno Costa d’Amalfi” evidentemente rischia di mettere in crisi gli equilibri che fino ad oggi hanno visto l’aeroporto di Napoli avere il predominio assoluto sul trasporto aereo non solo in Campania ma per buona parte del sud Italia. L’intenzione di affidare Pontecagnano ai privati, e quindi a fresche energie economiche e d’idee, sta mettendo non poco in allarme il congestionato scalo partenopeo che rischia seriamente di vedersi scippare anno dopo anno fette consistenti di mercato da parte di altri. Soprattutto tenuto conto che Gesc avrebbe potuto rilevare lo scalo salernitano già da anni e non lo ha mai fatto. L’aeroporto di Salerno è senza dubbio posizionato strategicamente meglio di Capodichino: lontano dal centro abitato, molto vicino all’autostrada e fra un po’ anche collegato via rotaia. Insomma l’ideale per quanto previsto del nuovo piano aeroportuale nazionale. Il valore aggiunto dello scalo di Pontecagnano è che è autorizzato anche ai voli notturni, a differenza di Napoli che alle ore 23 deve chiudere i battenti e fino alle ore 6 del giorno successivo. Un valore non da poco se si tiene conto che il traffico cargo si concentra soprattutto nelle ore notturne. L’unico limite è l’attuale misura della pista, un handicap che però nel giro di due anni sarà ampiamente superato con l’adeguamento già previsto e progettato. Dunque una fetta importante di mercato dalla quale Gesac potrebbe restare fuori con il bando europeo adottato dal consorzio proprietario dell’aeroporto di Salerno per la cessione del 65% delle azioni della società di gestione. Appare ovvio che nessun accordo di programma, anche se adottato da governi disattenti, può andare contro la legge che prevede procedure ben precise. Sarà comunque il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a fornire il corretto iter. Una cosa è certa: l’aeroporto di Salerno ora finalmente potrà avere il suo fondamentale ruolo nel sistema di trasporto aereo nazionale. E questo suscita paura e nello stesso tempo interesse da parte di molti.

Antonio Abate

[asessa]

Bene bene.
Alla fine credo sara sempre gesac il nuovo socio, però un po di pepe nella cosa fa bene

[BAe 146]

AEROPORTO DI SALERNO, LEGITTIME ASPIRAZIONI

L’impressione è che lo scontro, per ora solo verbale, tra Gesac ed i vertici dell’aeroporto di Salerno possa trasferirsi anche nelle aule di un tribunale. Il bando europeo per la cessione del 65% delle azioni della società di gestione dello scalo di Pontecagnano non va proprio giù ai vertici dell’aeroporto di Capodichino che in passato potevano rilevare la struttura picentina senza colpo ferire ma l’hanno sempre snobbata. Ora che l’idea dell’aeroporto intercontinentale di Grazzanise è stata accantonata per gli improponibili costi è palese che il “Salerno Costa d’Amalfi” sia diventato strategicamente appetibile e lo dimostra anche il continuo interesse manifestato da Ryanair. Peccato che la Gesac, che attualmente gestisce l’aeroporto di Napoli, si ricordi solo ora di avere un accordo quadro firmato nel lontano 2001 con l’allora governo, un accordo che a prima vista appare per la verità anche in netto contrasto con le leggi vigenti. Quell’accordo, secondo alcune interpretazioni, sancirebbe la nascita di un gestore unico del sistema aeroportuale in Campania e quindi porrebbe Pontecagnano sotto il controllo di Capodichino. Una interpretazione forzata ed anche in netto contrasto con le leggi in vigore anche perchè Pontecagnano è titolare di una concessione indipendente da quella di Capodichino. Ma non solo: se Napoli gestisse anche lo scalo picentino si potrebbe ipotizzare una grave interferenza sulla libera concorrenza. Inoltre, se così, fosse ci potrebbe essere ulteriore lavoro per l’antitrust visto che il fondo F2i di Gamberale che controlla Gesac avrebbe consistenti partecipazioni anche in altre società di gestione di altri aeroporti, dunque si porre ancora una questione di intollerabile posizione dominante sul mercato. Se non sarà il ministero delle infrastrutture e dei trasporti a chiarire la querelle che si è aperta lo farà sicuramente la giustizia. Nel frattempo però a Salerno si dicono tranquilli su tutto il fronte, anzi l’attenzione è rivolta a fare il punto della situazione sulla stagione estiva che è appena conclusa e quella invernale che è alle porte. Il bilancio è positivo ma qualcosa va indubbiamente rivisto. Si punta ancora sulla collaborazione con Air Dolomiti che dopo Verona e Monaco di Baviera potrebbe collegare Salerno anche con la capitale dell’Albania Tirana. Da rivedere anche l’accordo con SkyBridge Air Ops che forse rinuncerà alla linea per Milano Malpensa ma rafforzerebbe i voli per Catania e Nizza. Ovviamente non sono esclusi arrivi di altri vettori sulla pista di Pontecagnano.

Antonio Abate

[Pointbreak1974]

[asessa]

AEROPORTO DI SALERNO: LA PROVINCIA FRENA
Quello per Milano Malpensa dei primi di ottobre potrebbe essere stato per davvero l’ultimo volo in partenza dal “Salerno Costa d’Amalfi”. Almeno per quest’anno. La questione è che però i voli di linea potrebbero mancare per molto altro tempo ancora, anche fino alla prossima primavera. Mentre si attende l’ok del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul bando pubblico europeo per la cessione del 65% delle azioni della società di gestione dell’aeroporto di Salerno, ai vertici dello scalo aeroportuale salernitano si registra un’improvvisa frenata, anzi quasi un "tutti fermi" in attesa di buone nuove. Anche la tanto attesa “Winter”, ovvero la schedulazione dei voli di linea per la stagione invernale, è ferma sul tavolo in attesa di decisioni importanti. E’ l’ente Provincia di Salerno ad avere un momento di particolare difficoltà, lasciando la Camera di Commercio al momento da sola nel sostegno dell’aeroporto. L’amministrazione Cirielli, che si è riunita lo scorso 20 settembre, in virtù dei vincoli per la cosiddetta “spending rewiew” e per rispettare i parametri del patto di stabilità 2012 ha adottato tra i tanti provvedimenti (con delibera di giunta n.284 del 1° ottobre 2012) quello di sospendere ogni liquidazione per spesa di investimento. Questo vuol dire che al momento l’ente di via Roma ha chiuso il rubinetto anche per l’aeroporto di Salerno, salvo nuova e tempestiva disposizione in deroga. Tutto questo alla vigilia dell’assemblea straordinaria dei soci della Aeroporto di Salerno Spa prevista per fine mese. In quella sede la società di gestione dello scalo di Pontecagnano dovrebbe registrare l’intervento dei soci di maggioranza, ovvero Camera di Commercio e Provincia, per la ricapitalizzazione della società. Servono 2 milioni di euro: uno per ripianare i debiti d’esercizio, un altro per investimenti. E proprio su questo milione si concentrano ora le attenzioni, denaro che serve per allestire in maniera mirata la stagione invernale dei voli di linea, stagione che ora rischia di non esserci affatto.

[Maurodux]

mi duole dirlo, ma fin quando non ci sarà effettivamente la possibilità di rendere questa struttura competitiva sul mercato, è meglio evitare altre figuracce con voli farlocchi che durano lo spazio di poche settimane