[TOPIC UFFICIALE] Cronache di Salerno

[fradon]

[asessa]

Secondo Cronache di Salerno , Del Mese sarà il nuovo presidente dell'aeroporto....
Peccato che Cronache ignori il fatto che la Provincia non ha titolo per chiedere il presidente perchè non ha la maggioranza...bha

[fradon]

[asessa]

[Maurodux]

nell'ultima settimana Del Mese è passato da possibile presidente della Salernitana a presidente dell'aeroporto... fra qualche giorno può essere che lo candideranno a presidente pure della regione

[asessa]

[Maurodux]

[stefano47]

[asessa]

Editoriale dedicato all'aeroporto. Secondo me anche ben scritto

Aeroporto: la politica del gambero

La storia dell’aeroporto salernitano è una storia lunga, di luci ed ombre, di “go and stop”, di politica del gambero (due passi avanti ed uno indietro). La realizzazione di un aeroporto nell’area salernitana ha rappresentato da sempre un punto fermo nel quadro delle grandi infrastrutture puntuali, come il porto, l’interporto, l’università. La maturazione di questa esigenza ha visto per decenni impegnati i tre enti maggiori, Provincia, Camera di Commercio, Comune di Salerno nelle sedi più varie, locali, regionali e nazionali, ma in maniera discontinua e scoordinata. Nel 1969 il Ministero dei Trasporti nell’ambito del PIANO REGOLATORE DEGLI AEROPORTI PER L’AVIAZIONE COMMERCIALE DEGLI ANNI 1970 previde la riattivazione ed il potenziamento dell’aeroporto nazionale e regionale con traffico internazionale, nazionale. Il progetto iniziale del 1968, elaborato dagli enti promotori, redatto dagli ingg. Amendola (Comune) , Bottiglieri ( Camera di Commercio), Bove (Provincia), Guida (Pontecagnano), fu sulla base degli indirizzi dettati dal Ministero dei Trasporti riaggiornato nel 1969 in un progetto generale con una pista di 2000: 2100 metri per un costo preventivato di 3 (tre) miliardi di vecchie lire. Il Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica, nel quadro delle azioni per il Mezzogiorno, nel documento preliminare “Elementi per l’impostazione prioritaria della presenza di un aeroporto all’interno del sistema metropolitano salernitano.
Dopo il 1970, la Regione è stata a sua volta ripetutamente impegnata sulle scelte, indirizzi e priorità del sistema aeroportuale campano, elaborate dal C.R.P.E (Comitato Regionale per la Programmazione Economica). La Provincia di Salerno era rappresentata dal compianto avv. Alessandro Lentini. Trentanni dopo, non è stato ancora approvato il piano regionale degli aeroporti, c’è solo un’ennesima proposta, la situazione è rimasta ferma al solo preesistente aeroporto di Capodichino.
Agli inizi degli anni 1970 la Camera di Commercio in sinergia con il comune di Salerno ( presidente e sindaco Gaspare Russo), con il sostegno politico della Democrazia Cristiana (on. Vincenzo Scarlato e segretario provinciale Manente Comunale) per ottenere l’insediamento della AERITALIA nella provincia di Salerno propose la Piana del Sele, nel comune di Eboli, una possibile sede di un aeroporto da creare ex novo. Questa localizzazione avrebbe consentito un’aeroporto di dimensioni e sicurezza maggiori, con piste di atterraggio di 2.400 metri con possibilità di prolungamenti. Era comunque una conditio sine qua non per l’insediamento dell’AERITALIA. Tre anni fa l’AERITALIA ha scelto per la localizzazione del nuovo insediamento la regione PUGLIE, nonostante le numerose preesistenze, industrie aeronautiche operanti nel napoletano e casertano. Non ultima ragione pro la possibilità di utilizzare un aeroporto idoneo, quello di Grottaglie. Quello dell’Aeritalia è stato uno dei frutti avvelenati dell’incapacità della Regione Campania di approvare un Piano Regionale degli Aeroporti, realizzare il nuovo a Lago Patria e/o Grazzanise, decidere il destino e le funzioni dell’aeroporto di Capodichino. Un fallimento a tutto tondo della irrilevanza e della gestione politica di Bassolino, della sua giunta e della classe politica campana.
La Camera di Commercio nel luglio 71 finanziò una ricerca, affidata alla SOMEA, per individuare l’entità e l’analisi del traffico passeggeri e merci nel futuro prossimo, al 1980, e l’inquadramento dell’aeroporto locale nel sistema aeroportuale regionale e nazionale. Le previsioni per il traffico passeggeri al 1980, nell’ipotesi di entrata in funzione dell’aeroporto di Pontecagnano al 1975 e della realizzazione del nuovo aeroporto a Lago Patria e/o Grazzanise si attestavano su un movimento complessivo variabile tra 150 mila passeggeri annui, in caso di mantenimento in esercizio dell’aeroporto di Capodichino, e 200 mila nell’ipotesi di chiusura. Una quota notevole era legata al traffico charter turistico, a condizione che l’infrastruttura diventasse parte integrante del prodotto turistico offerto. Quanto al traffico merci (prodotti industriali ed agricoli, frutticoli, orticoli, floreali) la stima al 1980 si attestava sulle 1.400 tonnellate annue, in presenza di una serie di condizioni, tutte da costruire. Le industrie tendenzialmente interessate all’epoca oggi non esistono più.
La continuità dell’impegno della Camera di Commercio, durante gli anni della presidenza RUSSO dal 1970 al 1981, consentì l’inclusione negli anni 70 dell’aeroporto di Pontecagnano nel PIANO REGOLATORE NAZIONALE AEROPORTI CIVILI ed il finanziamento statale del progetto esecutivo dei lavori di ristrutturazione, sistemazione, apertura al traffico civile e turistico dell’aeroporto nel 1971. Il finanziamento concesso fu successivamente stornato per esigenze del bilancio statale. Nel 1979 il progetto esecutivo dei lavori ( ing. Guida), aggiornato nelle previsione economiche, 3 (tre) miliardi di lire, fu approvato dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica . Russo, già presidente della Camera di Commercio ed all’epoca presidente della Regione, propose la concessione di un contributo straordinario a favore dell’Aeroporto di Pontecagnano di un miliardo e mezzo, pari alla metà dei lavori da realizzare. La proposta Russo fu approvata con legge regionale del 16 aprile 1980, che fu rinviata dal governo, non essendo ancora stato costituito il Consorzio fra gli Enti Locali per la gestione dell’aeroporto. La Camera di Commercio, all’epoca ancora presieduta da Russo, assunse subito l’ennesima iniziativa per la formale costituzione del consorzio di gestione (delibera della Giunta Camerale n° 70 del 29 febbraio 1980).Il consorzio fu costituito con atto notarile del 27 febbraio 1981.Parteciparono la Camera di Commercio, l’EPT, l’Azienda di Soggiorno (presidente Guerritore), il comune di Montecorvino Pugliano ( sindaco Girolamo Budetti), l’Aero Club, l’ASCOM, associazione commercianti (presidente Cavaliere Renato), l’ASSINDUSTRI (presidente Amato Giuseppe), l’Associazione Provinciale Albergatori, l’Associazione Provinciale Costruttori.Non parteciparono alla costituzione del consorzio il comune di Salerno (sindaco Ennio D’Aniello), la Provincia(presidente Michele Prete), il comune di Pontecagnano, né altri, nonostante le molte pressioni e sollecitazioni. Una conferma inequivocabile della reale mancanza di interesse da parte della Provincia, dei comuni di Salerno e di Pontecagnano per la realizzazione dell’infrastruttura aeroportuale, dell’abisso abituale che separa la politica fattuale da quella delle parole, delle chiacchiere. In una situazione politica, ambientale, similare all’epoca partirono insieme Verona-Villafranca in Veneto e Salerno-Pontecagnano in Campania: oggi il primo movimenta milioni di passeggeri e merci, il secondo zero, resta agli onori delle cronache per le beghe da comari tra i politici, e il primato da GUINNES di un aeroporto che ha aperto e chiuso e con un futuro nero. E questa è soltanto una parte di questa triste istoria.

[fradon]

cito : "dell’abisso abituale che separa la politica fattuale da quella delle parole, delle chiacchiere. In una situazione politica, ambientale, similare all’epoca partirono insieme Verona-Villafranca in Veneto e Salerno-Pontecagnano in Campania: oggi il primo movimenta milioni di passeggeri e merci, il secondo zero, resta agli onori delle cronache per le beghe da comari tra i politici, e il primato da GUINNES di un aeroporto che ha aperto e chiuso e con un futuro nero. E questa è soltanto una parte di questa triste istoria."

manco a farlo a posta è verona il nuovo punto di partenza per QSR, è un pò laconico ma rispecchia la realtà dei fatti, troppo menefreghismo, incapacità gestionale, e purtroppo toppe poche persone che hanno portato avanti il proggetto.
spriamo che qualcuno capisca il vero valore di una struttura in grado di metterci in comunicazione con il mondo intero.