Re: telecolore
Inviato: 5 ottobre 2010, 9:49sul tg di telecolore delle 22 ampio servizio sull'apt con interviste ai passeggeri in arrivo e varie immagini dell'aereo
in fase di decollo.
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[TOPIC UFFICIALE] Telecolore
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Inviato: 5 ottobre 2010, 9:49Re: telecolore
Inviato: 1 dicembre 2010, 22:30Re: telecolore
Inviato: 13 dicembre 2010, 16:35Oggi dopo il tg delle 14.00 trasmissione con ospite in studio de luca si stava parlando di apt ma non sono riuscito a sentire sicuramente ci sara' la replica in serata alle 20.30 o alle 22.30
Re: telecolore
Inviato: 13 dicembre 2010, 16:38Re: telecolore
Inviato: 13 dicembre 2010, 18:27Re: telecolore
Inviato: 9 febbraio 2011, 15:00Ieri sera su telecolore ho beccato il finale di un'intervista al presidente della Provincia E. Cirielli, ospite della trasmissione "Terre, Territori e Castelli" condotta da F. Esposito, ma della quale sono riuscito soltanto a sentire che parlavano dell'aeroporto e nella frase conclusiva che a Napoli una sosta nel parcheggio dell'apt per 25 ore è costata a F. Esposito circa 60 euro ed alla quale Cirielli rispondeva che a Salerno di questi problemi non ce ne sono...
Qualcuno ha notizie più dettagliate in merito all'intervista, se ci sono state altre domandi e se sì, quali?
Qualcuno ha notizie più dettagliate in merito all'intervista, se ci sono state altre domandi e se sì, quali?
Re: telecolore
Inviato: 5 maggio 2011, 11:57Re: telecolore
Inviato: 19 ottobre 2011, 11:00ieri sera intorno alle 9.45/10.00 anche telecolore parlava di QSR, solo che non c'era video, e dopo un po' neanche l'audio.
qualcuno ha sentito o visto???
qualcuno ha sentito o visto???
Re: telecolore
Inviato: 15 gennaio 2012, 0:53Anche qui si conferma l'arrivo di Carpatair con un Saab 2000
http://www.youtube.com/watch?v=qcHoXEcsq8Q
http://www.youtube.com/watch?v=qcHoXEcsq8Q
Re: telecolore
Inviato: 30 marzo 2012, 11:01TG 290312 Aeroporto Costa d’Amalfi, si alla ricapitalizzazione ma…senza Salerno
Tutto come previsto o quali. L’assemblea degli azionisti nella nuova società consortile, proprietaria dell’aeroporto Costa D’Amalfi di Bellizzi-Pontecagnano, riunitasi nello studio del notaio salernitano Francesco Coppa in corso Vittorio Emanuele, ha deciso per la ricapitalizzazione (aumento di sei milioni del capitale). Una scelta precisa per rilanciare lo scalo in un momento cruciale, tra progetti di allungamento della pista in procinto di partire, e voli di linea che, dopo l’esperienza con Alitalia, si sono bruscamente interrotti nei giorni scorsi, proprio alla vigilia delle vacanze pasquali. Una ricapitalizzazione alla quale avrebbe deciso di non aderire, invece, come preannunciato nelle ultime settimane, l’amministrazione comunale di Salerno, da tempo in rotta di collisione con la gestione dello scalo aeroportuale. “Noi crediamo che questa attività, importantissima por lo sviluppo del territorio, debba essere inquadrata in un contesto industriale - ha detto l’assessore al bilancio del Comune di Salerno, Alfonso Buonaiuto, presente all’incontro - Non ha più ragione di esistere questo consorzio di comuni, andrebbe dismesso e fatto rientrare nella società per azioni che è il vero gestore dello scalo. Il disegno, però, è differente dalla gestione industriale. Abbiamo chiesto le dimissioni del presidente Giovanni Romano affinché si possa parlare dell’accorpamento”. Di diverso avviso Adriano Bellacosa, rappresentante della Provincia di Salerno: “Crediamo nel progetto di sviluppo. Il Comune ha detto che avrebbe partecipato all’aumento di capitale. ora pone la condizione delle dimissioni di Romano. Si continua a legare scelte strategiche a poltrone. Credo che saremmo pronti a metterla a disposizione se, poi, loro fossero disponibili a supportare l’aeroporto”. Sullo sfondo la possibile costituzione di una rete dei piccoli aeroporti con Brescia e Verona (definito, a dire il vero primario nel piano aeroportuale del Governo ultimato ufficialmente pochi giorni fa) per consentire una rapida ripresa dei voli di linea, indispensabili per conservare le autorizzazioni e l’esigenza di assicurare l’attività quotidiana che si basa, soprattutto, su collegamenti privati e charter. Dopo l’abbandono di Alitalia, infatti, il Costa d’Amalfi continua a far registrare una media di 26 voli al giorno.
Tutto come previsto o quali. L’assemblea degli azionisti nella nuova società consortile, proprietaria dell’aeroporto Costa D’Amalfi di Bellizzi-Pontecagnano, riunitasi nello studio del notaio salernitano Francesco Coppa in corso Vittorio Emanuele, ha deciso per la ricapitalizzazione (aumento di sei milioni del capitale). Una scelta precisa per rilanciare lo scalo in un momento cruciale, tra progetti di allungamento della pista in procinto di partire, e voli di linea che, dopo l’esperienza con Alitalia, si sono bruscamente interrotti nei giorni scorsi, proprio alla vigilia delle vacanze pasquali. Una ricapitalizzazione alla quale avrebbe deciso di non aderire, invece, come preannunciato nelle ultime settimane, l’amministrazione comunale di Salerno, da tempo in rotta di collisione con la gestione dello scalo aeroportuale. “Noi crediamo che questa attività, importantissima por lo sviluppo del territorio, debba essere inquadrata in un contesto industriale - ha detto l’assessore al bilancio del Comune di Salerno, Alfonso Buonaiuto, presente all’incontro - Non ha più ragione di esistere questo consorzio di comuni, andrebbe dismesso e fatto rientrare nella società per azioni che è il vero gestore dello scalo. Il disegno, però, è differente dalla gestione industriale. Abbiamo chiesto le dimissioni del presidente Giovanni Romano affinché si possa parlare dell’accorpamento”. Di diverso avviso Adriano Bellacosa, rappresentante della Provincia di Salerno: “Crediamo nel progetto di sviluppo. Il Comune ha detto che avrebbe partecipato all’aumento di capitale. ora pone la condizione delle dimissioni di Romano. Si continua a legare scelte strategiche a poltrone. Credo che saremmo pronti a metterla a disposizione se, poi, loro fossero disponibili a supportare l’aeroporto”. Sullo sfondo la possibile costituzione di una rete dei piccoli aeroporti con Brescia e Verona (definito, a dire il vero primario nel piano aeroportuale del Governo ultimato ufficialmente pochi giorni fa) per consentire una rapida ripresa dei voli di linea, indispensabili per conservare le autorizzazioni e l’esigenza di assicurare l’attività quotidiana che si basa, soprattutto, su collegamenti privati e charter. Dopo l’abbandono di Alitalia, infatti, il Costa d’Amalfi continua a far registrare una media di 26 voli al giorno.