Salerno, approvato il progetto definitivo per l'allungamento della pista
Si avvicinano i quaranta milioni di euro previsti nel decreto Sblocca Italia. Lo ha comunicato il presidente Antonio Ilardi, che resta ancora in sella nonostante le dimissioni
di Gaetano de Stefano
SALERNO. Il Consiglio d'amministrazione della società aeroporto Costa d'Amalfi approva il progetto definitivo del completamento infrastrutturale dello scalo. E questo significa che s'avvicinano sempre di più i 40 milioni di euro, previsti nel decreto Sblocca Italia, necessari per l'allungamento della pista a duemila metri. Un intervento indispensabile per la sopravvivenza dello scalo aeroportuale, senza il quale il Costa d'Amalfi dovrebbe chiudere definitivamente i battenti. A comunicare l'importate passo in avanti è il presidente Antonio Ilardi che resta ancora in sella nonostante le dimissioni, in quanto non è stato ancora nominato il suo sostituto. Il progetto prevede anche l'acquisizione delle aree necessarie al progressivo ampliamento della pista fino a duemila e 200 metri. A questo punto, conclusa la fase tecnica, si passa a quella burocratica.
Sarà, infatti, necessario portare a termine tutto l'iter, che prevede, in primis, l'attività di verifica del progetto, come stabilito dalla normativa vigente. E, quindi, si potrà chiedere (e ottenere) pure l'approvazione dell'Ente nazionale per l'aviazione civile. Nel frattempo il Consiglio di amministrazione ha anche disposto la presentazione di uno studio d'impatto ambientale al ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare. Insomma sembra proprio che si stia pigiando decisamente sull'acceleratore, come promesso dal consigliere regionale Luca Cascone, presidente della IV Commissione. L'ex assessore comunale è l'esponente della Regione che è stato delegato dal governatore Vincenzo De Luca a rappresentare l'Ente nel Costa d'Amalfi
Cascone, qualche giorno fa, proprio al nostro giornale, aveva spiegato come si stessero «rispettando tutti i tempi richiesti». E anticipato come le previsioni fossero ottimiste e che addirittura si contasse di completare la procedura entro fine anno. Proprio per questo, nel caso in cui venisse rispettato il timing prefigurato e auspicato da Cascone, si potrebbero addirittura precorrere i tempi e, dunque, anticipare le scadenze. I finanziamenti, infatti, saranno a disposizione a partire dal 2018, come prefigurato dal Governo. Ma stavolta non si farà tardi e già per il prossimo anno potrebbe essere aperto il cantiere. E questo perché, qualora in sei mesi s'ottenessero tutti i pareri necessari, si potrebbe pure chiedere che siano stanziati anticipatamente i fondi. Si sta lavorando proprio in questo senso e i primi segnali sono stati lanciati con la firma del "patto per lo sviluppo della Campania". D'altronde, dopo tanti anni, oramai si è giunti alla prova della verità e lo scalo salernitano o decollerà definitivamente oppure potrà essere archiviato come uno dei più clamorosi fallimenti.
La volontà, comunque, è quella di far sì che l'aeroporto diventi il fiore all'occhiello non solo della provincia ma dell'intera regione. Del resto si è davanti ad un bivio. E pure la geografia societaria è mutata radicalmente. Lo scorso 11 aprile, infatti, l'assemblea straordinaria del Costa d'Amalfi delibera la ricapitalizzazione della società. Nelle esangui casse, infatti, saranno immessi due milioni e 500 mila euro e la quota maggiore spetterà proprio alla Regione Campania, che parteciperà in questa fase con un investimento di circa 800mila euro, spalmato in più tranche. Una immissione di nuova linfa indispensabile, soprattutto dopo il disimpegno della Camera di commercio, che ha deciso di passare ad altri la patata bollente. E anche la Regione Basilicata prenderà parte al rilancio dell'
aeroporto.