Parlamento, presentato il documento finale dell'indagine sul sistema aeroportuale italiano
Napoli, 26/02/2010 (informazione.it - comunicati stampa) Il Parlamento della Repubblica, lo scorso marzo, per approntare una politica di adeguamento del sistema aeroportuale nazionale, avviò un'indagine sull'insieme degli scali distribuiti sul territorio , un lavoro lungo e complesso che si è concluso in questi giorni alla Camera dei Deputati con un dibattito in CommissioneTrasporti. I risultati sono di particolare interesse considerando la fase delicata di transizione che attraverso il trasporto aereo nazionale e mondiale.Nel nostro Paese nel corso del 2009 si è sviluppato un traffico di circa 130 milioni di passeggeri, di cui circa il 50% concentrati tra Roma e Milano, oltre 200 compagnie aeree operative sono i dati principali del trasporto aereo in Italia.
L'Italia occupa il 5° posto per numero di passeggeri in transito dai propri aeroporti, in un mercato europeo di 1.300 milioni di passeggeri nel quale primeggia il Regno Unito con oltre 230 milioni. Seguono Spagna, Germania e Francia. Il primo sistema aeroportuale europeo è quello londinese con oltre 125 milioni di passeggeri, Roma (Fiumicino più Ciampino) con i suoi 40 milioni è al sesto posto. Negli ultimi anni il costo del petrolio prima, e la crisi economica poi, hanno provocato effetti negativi sul trasporto aereo a livello mondiale, rallentandone la crescita e spingendo molti vettori a rivedere la propria organizzazione.
Nel 2009 la crisi globale ha innestato una retromarcia allo sviluppo della mobilità , il traffico passeggeri è calato del 10,1% rispetto al 2008; lo scorso anno è stato definito da Giovanni Bisignani, presidente IATA, associazione internazionale delle aerolinee, "l'anno peggiore che l'industria del settore abbia mai visto". Gli atti conclusivi del lavoro dei parlamentari rappresentano un sistema infrastrutturale italiano di cento aeroporti, dei quali quarantasette aperti al traffico commerciale ma soltanto venti di questi scali coprono il 94.76% del traffico passeggeri. In pratica dai grafici e tabelle emerge un sistema aeroportuale eccessivamente diffuso e con notevoli inefficienze e sprechi, infatti solo sette scali nazionali superano la soglia dei 5 milioni di passeggeri annui che fa scattare l'applicazione della normativa comunitaria in materia di diritti aeroportuali. Se a questi si aggiunge il movimento dell'ottavo scalo, Ciampino (4,7 milioni di passeggeri), si ottiene il 70% del traffico passeggeri dell'intero Paese.
Molti aeroporti hanno un movimento passeggeri molto limitato. A Siena nel 2008 sono transitati nel corso dell'intero anno soltanto 798 passeggeri oppure Albenga (1 .841 transiti), Taranto (2.900 transiti), Aosta (3.057), Grosseto (5.627), Elba (10.360), Tortolì (17.229), Salerno (18.067) e Foggia (29.231). L'aeroporto di Napoli Capodichino, con i suoi 5.322.161 passeggeri, anche se nel corso del 2009 ha subito un 5,7 % in meno del movimento passeggeri, resta tra i primi aeroporti nazionali anche perché concentra praticamente per intero il traffico regionale. La Campania è il territorio che per estensione ed utenza ha meno scali aperti al traffico civile, solo quello di Salerno Costa d'Amalfi oltre all'aeroporto del capoluogo (1). L'indagine rende evidente che nell'intero Paese operano scali per i quali il traffico civile non compensa i costi per sostenere il servizio, e se è comprensibile per quelli che servono aree disagiate o le isole, non se ne capisce l'utilità quando nella stessa regione, o a breve distanza operano altri impianti aeroportuali. Le linee programmatiche, indicate dal documento finale del dibattito parlamentare, indirizzano una serie di interventi correttivi, tra i quali la riduzione del numero di scali aperti al traffico passeggeri, sostenendo fusioni o accordi strategici tra scali che sviluppino sinergie ed economie di scala.
Il documento propone la concentrazione dei fondi pubblici nel potenziamento dei collegamenti intermodali dei soli aeroporti di interesse nazionale (oltre 5 milioni di passeggeri).
Per gli scali tra 1 e 5 milioni di passeggeri liberalizzazione delle tariffe e regolarizzazione semplificata per favorire la competitività : sotto il milione di passeggeri niente più fondi pubblici.
In effetti, dall'indagine emerge che nessuno degli aeroporti italiani è collegato alla città di riferimento da una metropolitana, o connesso con la rete ferroviaria ad alta velocità , e mancano del tutto i collegamenti intermodali per il traffico cargo.
La Campania, è la sola regione italiana che ha previsto di dotare l'aeroporto di una stazione ferroviaria interna allo scalo, collegata al sistema dei trasporti della metropolitana e nel piano regionale dei trasporti, prevede una ulteriore pista per Capodichino da realizzare nello scalo militare di Grazzanise.
1. Aeroporti italiani aperti al traffico civile. : Sicilia ( 6 ), Toscana ( 5 ), Emilia Romagna (4), Sardegna(4),Puglia (4), Lombardia (4), Veneto (3),Calabria(3), Lazio (2), Liguria(2), Piemonte( 2), Campania (2), Friuli Venezia Giulia( 1), Trentino Alto Adige(1), Val d`Aosta(1), Marche(1), Abruzzo (1),Umbria (1)
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